Repubblica: Un bonus per i professori
mercoledì - di Concita De Gregorio
CONCITA DE GREGORIO
Non so dire con precisione cosa sia successo nella scuola italiana dal tempo dei nostri genitori (Dante e Ariosto a memoria, capacità di tradurre all´impronta quasi intatta oggi, a sessant´anni dalla maturità) al nostro (vaghe reminiscenze di antiche fatiche) a quello dei nostri figli: i peggiori d´Europa nei test internazionali, matematica sottozero, se la scuola è privata un disastro. So per certo che un insegnante quarant´anni fa manteneva con onore una famiglia di cinque persone: oggi una maestra rinuncia di solito al secondo figlio. Il ministro Fioroni ha varato incentivi economici per gli studenti di liceo meritevoli: «Non si cresce livellando al basso», ha detto. Avranno in premio bonus per biblioteche e musei, viaggi. Auguri. Giorni fa ho partecipato a una riunione (scuola media) in cui si dibatteva sul modo per «rendere divertente» lo studio delle tabelline, «non gliele possiamo mica imporre». Sulla parete di un liceo romano è comparsa la scritta "viva la fase anale": gli autori sono stati puniti ma qualche adulto ha osservato che è comunque un buon segno. Avevano letto il capitolo su Freud. Restiamo in trepida attesa delle eccellenze prossime venture. Sommessamente suggeriamo di considerare i redditi degli insegnanti, anche, e la loro selezione. "Buoni maestri" motivati, non missionari. Aiuterebbe gli studenti, per il bonus.