Repubblica-'Ulivo all'attacco: l'esecutivo sia onesto dopo le elezioni ci sarà una stangata

L'OPPOSIZIONE
Prodi: ridurre le tasse sul lavoro. Bersani: in tre anni siamo passati da un buco finto a un buco vero
L'Ulivo all'attacco: l'esecutivo sia onesto dopo le elezioni ci sarà una stangata

DAL NOSTRO INVIATO

SANTA MARGHERITA - La divisione all'interno del governo sulla possibile manovra bis è manna dal cielo per l'opposizione. Dalla due giorni di incontri organizzati dai Giovani Imprenditori di Confindustria gli esponenti dell'Ulivo non si fanno scappare l'occasione. "Siamo di fronte a un governo in stato confusionale - attacca Enrico Letta, responsabile economico della Margherita - aveva cominciato la campagna elettorale annunciando una riduzione delle tasse e la finisce ammettendo a mezza bocca la necessità di una manovra correttiva". Un tema su cui batte anche un altro responsabile economico di partito, il diessino Pierluigi Bersani: "Dopo le elezioni non avremo la riduzione delle tasse, ma una manovra di riequilibrio dei conti. In tre anni - prosegue nel suo ragionamento - siamo passati da un buco finto a un buco vero. Vorremmo sapere come è fatta la manovra perché ci fidiamo poco del fatto che il governo neghi che avrà un impatto sul sociale".
Il tema della riduzione delle tasse rimane al centro della campagna elettorale del centrosinistra. Ieri ci è tornato Romano Prodi. Da Cagliari, il leader della Lista unitaria ha dichiarato: "Ridurre le tasse va bene, ma non quelle dei ricchi come è stato fatto fino ad ora. Se vogliamo sostenere i consumi dei lavoratori e l'occupazione, sono le tasse sul lavoro che dobbiamo ridurre. Occorre combattere rendite e monopoli, ricostruire il potere d'acquisto dei salari e pensioni, restituendo quanto è stato mangiato dall'inflazione".
Gli fa da sponda Francesco Rutelli, presidente della Margherita ieri impegnato in una manifestazione a Mestre che ha così commentato l'ipotesi di una manovra bis: "Dopo le elezioni ci sarà una stangata. Il governo dovrebbe avere l'onestà di tirare fuori le cifre, perché cerca di ingannare quei pochi elettori che ancora credono che il nostro premier sia capace di miracoli. Lo ha detto con chiarezza il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio: ci dicano dove pensano di prendere i quattrini".
(l.pa.)