LUCIANO NIGRO
DAL NOSTRO INVIATO
CHIANCIANO - Meno ore sui banchi «come nel resto d´Europa». E un forte impegno per riqualificare «la spesa scolastica oggi fuori controllo». Il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini rilancia la campagna per ridurre i costi della scuola alla festa dei centristi dell´Udc, accolta da contestazioni e da qualche fischio della parte più moderata dell´opposizione che invece applaude convinta il ministro ombra del Pd Maria Pia Garavaglia.
Arriva a Chianciano Terme annunciando che venerdì «presenterà il piano programmatico per la scuola», Gelmini. Una scelta attesa, dopo un´estate di discussioni sul ritorno del grembiule e del voto in condotta (che piacciono alla platea centrista) e di preoccupazioni sul taglio di 87 mila cattedre alle elementari (che a Chianciano non piace affatto). «La spesa scolastica nel 1999 era di 33 miliardi, oggi è di 43 miliardi - spiega il ministro - e tutto questo è avvenuto senza aumenti di stipendio per gli insegnanti che sono i più bassi d´Europa e senza migliorare la qualità delle strutture. Possiamo andare avanti così?». Per questo, insiste, occorre stringere la cinghia e «il 30% dei risparmi realizzati per riqualificare la spesa sarà investito nella premialità degli insegnanti». In altre parole: aumenti per i docenti migliori. Inoltre, per il ministro, «occorre ridurre il numero di ore di lezione, visto che in Italia se ne fanno più che in qualunque altro paese d´Europa. Punteremo di più sulle materie principali: italiano, matematica, scienze, lingue straniere». Alle opposizioni, Gelmini chiede di «non fare della scuola un oggetto di scontro ideologico».
Ed è qui che Garavaglia trova lo spiraglio per l´attacco. «È il governo - dice - che ha trasformato la scuola in una questione di bilancio. Ma quasi 7,8 miliardi di tagli sono troppi, soprattutto se vengono usati per eliminare l´Ici. Solo per far quadrare i conti, senza un progetto educativo». Si prende applausi il ministro ombra del Pd, come il giorno prima era accaduto a D´Alema mentre veniva fischiato il capogruppo dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto. Prova a replicare Gelmini che promette di presentare alla conferenza dei rettori il piano per la ricerca scientifica entro fine mese. «Il governo - si difende - non ha tagliato i fondi per la ricerca, ha solo bloccato il turn over per i ricercatori. Anzi, ho aumentato di 60 milioni il fondo per riportare in Italia i giovani ricercatori che lavorano all´estero». Primi fischi, isolati. Che si aggiungono a quelli che piovono quando il ministro tocca il tema dei precari, tema che le aveva fatto dire che non tocca al suo ministero farsene carico. «Ma io - taglia corto Gelmini - non voglio alimentare illusioni che poi diventano cocenti delusioni». Più tardi preciserà: «La sinistra si mobilita senza conoscere i piani, si sta diffondendo un clima di falso allarmismo». E tra le iniziative in cantiere, annuncia: «Il voto in condotta non sarà usato ideologicamente, ci sarà a regolamentarlo una circolare ministeriale». Contro il bullismo pensa di istituire una "Giornata del volontariato", e sull´edilizia scolastica progetta una ricognizione a tappeto.
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