Repubblica: "Troppi corsi e finanziamenti a pioggia" La Gelmini vuole "razionalizzare" gli atenei
Quatto priorità, quattro disegni di legge «per cambiare il volto dell´università italiana».
RIMINI - Quatto priorità, quattro disegni di legge «per cambiare il volto dell´università italiana». Il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini, al meeting della comunità di San Patrignano "Drugs off day" contro la droga, ospite di Andrea Muccioli, annuncia un «cronoprogramma, non una riforma» per gli atenei: «Non c´è una università italiana nelle prime cento del mondo, prevalgono raccomandazioni, baroni, nepotismo che non danno spazio ai giovani ricercatori». L´analisi del ministro è molto severa: «Non c´è nessun altro paese dove l´università ha 5.500 corsi di laurea, 300 sedi distaccate, il 50 per cento degli iscritti che non arriva alla fine degli studi, una spesa corrente del 90 per cento». E spesso «i rettori sono succubi di ricatti». È tempo di cambiare: «Non è più tempo di erogazioni a pioggia. Dobbiamo dotarci di un sistema di valutazione della ricerca». Per l´università propone una «razionalizzazione, non tagli» dei troppi corsi di laurea e una «valutazione dell´operato degli atenei, soprattutto per la ricerca». Pronta anche una bozza per la riforma degli istituti tecnici e professionali «ora ci sono 900 indirizzi, un´assurdità». |