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Repubblica: Troppe lauree honoris causa: stop di Mussi

Il ministro: già concesse 95, così si svaluta il titolo. Il divieto per tutto il 2007

02/08/2007
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la Repubblica

L´iniziativa dopo le polemiche sul blocco dell´onorificenza che l´Ateneo di Torino aveva assegnato alla figlia di Ligresti

Già bocciati altri tre nomi. Via libera invece per la vedova del compositore Nono
PAOLO GRISERI

ROMA - Quattro mesi di moratoria sulle lauree honoris causa. Dopo le polemiche sul riconoscimento prima conferito e poi negato alla figlia di Salvatore Ligresti, il ministro dell´Università Fabio Mussi ha scelto la linea dura: «A conferma del prestigio del titolo e del sistema universitario - è scritto in un comunicato diffuso ieri - il ministro ritiene di non esaminare ulteriori proposte deliberate dalle università dopo il 1 agosto 2007».
Da gennaio le lauree ad honorem conferite dagli atenei sono state 95. Altre 20 proposte sono già state depositate al ministero e verranno esaminate nelle prossime settimane. In tutto 115 conferimenti per particolari meriti acquisiti fuori dalle aule di studio. Già a dicembre Mussi aveva diffuso una nota a tutti gli atenei invitando i rettori a non esagerare nella concessione delle lauree ad honorem. L´inflazione dei riconoscimenti o la concessione del titolo a questo o quel vip per attirare l´attenzione dei media, rischia infatti di far perdere di prestigio agli atenei. A far scattare la nota ministeriale del dicembre scorso era stata proprio la richiesta dell´Università di Torino di conferire la laurea ad honorem a Jonella Ligresti, figlia del costruttore milanese che detiene la maggioranza della Fondiaria Sai. In base alla legge italiana le lauree di questo tipo devono essere deliberate dalle singole università e ottenere il via libera vincolante del ministro. Nonostante l´assenza dell´ok ministeriale, il rettore di Torino, Ezio Pelizzetti, ha conferito ugualmente il 24 luglio la laurea honoris causa in economia aziendale alla signora Ligresti. Poche ore dopo la cerimonia il ministero ha diffuso un comunicato stampa in cui si definiva il titolo conferito «giuridicamente nullo». Ne è scaturita una dura polemica con il rettore torinese impegnato a difendere il suo operato in base «al principio dell´autonomia universitaria» e il ministro fermo nella decisione di non riconoscere un titolo concesso violando la legge.
Ieri il nuovo giro di vite. Nel comunicato Mussi ricorda implicitamente la vicenda Ligresti quando afferma che «ad oggi le lauree approvate dal ministro nel corso del 2007 e quindi conferite dalle università, sono 95». Nel calcolo non è dunque compresa la laurea concessa dall´ateneo torinese sulla quale il ministero potrebbe tornare nelle prossime settimane proponendo un provvedimento nei confronti del rettore. Da gennaio le proposte rifiutate da Mussi sono state tre. Un rifiuto è stato annunciato ieri e riguarda una laurea proposta dell´ateneo di Macerata.
Sempre ieri il ministero ha dato invece il via libera a nove lauree ad honorem: quattro a Padova, una a Potenza, una a Macerata, due a Venezia e una a Genova. Tra i nuovi laureati c´è Nuria Schoenberg, vedova del compositore Luigi Nono e figlia di Arnold Schoenberg, che verrà insignita dei titolo di dottore in musicologia dall´università veneziana di Cà Foscari. A Padova invece otterrà la laurea in ingegneria meccanica Valerio Giordano Riello, 82 anni, titolare dell´omonima azienda delle caldaie. Una scelta che sembra fatta anche per smentire le critiche piovute sul ministro da chi legge lo stop alla signora Ligresti come frutto di un´avversione ideologica verso il mondo delle imprese.


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