Repubblica-Tremila scuole sotto esame bocciate in italiano e matematica
pilota di valutazione del ministro Moratti: il rendimento cala nei licei Tremila scuole sotto esame bocciate in italiano e matematica Al test hanno partecipato volontariamente 2.832 istituti, un...
pilota di valutazione del ministro Moratti: il rendimento cala nei licei
Tremila scuole sotto esame bocciate in italiano e matematica
Al test hanno partecipato volontariamente 2.832 istituti, un quinto del totale, 314 mila studenti e 31 mila insegnanti
Le femmine superano in capacità i maschi. Scolari promettenti alle elementari, un po'meno alle superiori
ROMA - Studenti italiani più bravi in matematica che nelle materie letterarie, anche se non brillano in nessuno dei due campi. Le femmine superano, sia pure di poco, i maschi e cominciare la scuola in anticipo aiuta a raggiungere risultati migliori. Man mano che si procede negli studi, però, il rendimento peggiora, vale a dire che si è più bravi alle elementari che alle superiori.
E' questo il quadro che emerge dal primo progetto pilota sulla valutazione dell'istruzione per l'anno scolastico 2001-2002 i cui risultati sono stati presentati ieri dal ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, dal sottosegretario Valentina Aprea e dal presidente del gruppo di lavoro sulla valutazione, Giacomo Elias.
Hanno partecipato volontariamente all'esperimento 2.832 scuole (un quinto del totale), circa 15 mila classi, 314 mila studenti (di V elementare, III media e II superiore) e 31 mila insegnanti. Il costo complessivo del progetto è stato di 813 mila euro. Ma attenzione: lo stesso ministro Moratti ha sottolineato che i risultati del progetto non hanno valore scientifico: "Poiché le scuole hanno partecipato volontariamente al progetto, il campione non è statisticamente significativo a livello nazionale". Insomma, si tratta più che altro di "prove tecniche di valutazione", per testare il funzionamento della macchina organizzativa e non "di dare voti" alla scuola italiana.
Agli studenti, nelle tre classi di riferimento per la valutazione, sono stati consegnati i test di italiano e di matematica e 90 scuole lo hanno fatto per via informatica. Il progetto ha evidenziato, tra l'altro, l'esigenza di creare a regime un "filo diretto" tra l'istituto nazionale di valutazione e le scuole, affidando agli ex provveditorati un ruolo "facilitatore e sussidiario", ma anche l'insufficiente dotazione e cultura informatica delle scuole italiane. Dall'indagine emerge anche la conferma di un dato preoccupante: gli studenti degli istituti professionali sono molto più deboli in italiano e matematica rispetto ai ragazzi che frequentano i licei, registrando nei test effettuati uno scarto in negativo che supera i 20 punti percentuali.
Dalle prove, è stato inoltre precisato, sono stati esclusi i ragazzi di lingua madre diversa dall'italiano e i disabili: questo, hanno sottolineato i curatori dell'indagine, per una questione di omogeneità con i sistemi di valutazione europei. Infine, le femmine sono più brave dei maschi in italiano, ma vengono superate da questi ultimi in matematica soprattutto alle superiori.
In realtà, nulla di nuovo rispetto alle inchieste già effettuate negli scorsi anni e certificate scientificamente dall'Ocse. L'anno prossimo partirà il secondo progetto: all'italiano e alla matematica si aggiungerà scienze. Nel frattempo, assicura il sottosegretario Valentina Aprea, "l'Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico elaborerà un campione statistico sia degli istituti scolastici che delle diverse tipologie di studenti, per poter effettuare i rilevamenti scientifici".
(ma.re.)