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Repubblica-Timori per la scuola che verrà

CARO Augias, ho un bambino di 8 anni e sono una delle poche donne fortunate ad avere un'occupazione in un posto di responsabilità. Ho letto della trovata di abolire il tempo pieno nelle elementari,...

05/01/2002
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la Repubblica

CARO Augias, ho un bambino di 8 anni e sono una delle poche donne fortunate ad avere un'occupazione in un posto di responsabilità. Ho letto della trovata di abolire il tempo pieno nelle elementari, mantenendolo solo a pagamento. In che mondo vive il ministro? Lo sa che negli ultimi anni, soprattutto nelle grandi città dove la maggior parte dei genitori lavora anche il pomeriggio, la richiesta di tempo pieno è molto cresciuta? Il ministro (donna) dovrebbe capire che il tempo pieno viene incontro alle esigenze di molte donne che lottano per conciliare famiglia e lavoro e non si tratta di una delega alla scuola del proprio compito di genitori, ma solo di una migliore organizzazione dei compiti di ciascuno.
Probabilmente il ministro deve solo far quadrare i conti e riducendo le ore di lezione riduce anche numero e costo degli insegnanti: così forse troverà le risorse per finanziare la scuola privata.
Raffaella Battistini
raffaella.battistini@italtel.it
EGREGIO Augias, da ragazzo (primi anni sessanta) i miei genitori con molti sacrifici sono riusciti a farmi continuare gli studi dopo le Elementari. Figlio di contadini, ho frequentato l'"Avviamento industriale", scelta obbligata. Per i poveri c'era l"Avviamento", per i figli dei benestanti le Medie. Se la Moratti riuscisse a concludere la sua "riforma" torneremo a quella situazione; per chi a 14 anni sceglie - deve scegliere - la "formazione secondaria in alternativa scuola/lavoro" è difficile tornare indietro e frequentare un liceo, a meno che non sia un piccolo Einstein.
Mario Fratesi
EGREGIO signor Augias, sono un'insegnante elementare preoccupata per il ritorno della maestra unica, per l'abolizione dei moduli e del tempo pieno, per la perdita di qualità dell'istruzione. Le scrivo arrabbiatissima perché non trovo su questo giornale che leggo ogni giorno, un sufficiente impegno sulla scuola. Insomma anche Repubblica, a parte i due giorni degli Stati Generali, si allinea al silenzio generale dell'informazione. Colgo inoltre, nella stampa e nella tv, molte notizie scorrette che dimostrano disinformazione sulla scuola per cui proporrei di aprire sul vostro giornale un forum di insegnanti, studenti e famiglie sulla riforma in corso.
Stefania Sardelli

Castelfiorentino
NON credo che questo giornale meriti i rimproveri della signora Sardelli per insufficiente informazione. Da lettore, trovo che la copertura di cronaca e i commenti hanno riferito su ogni aspetto notevole della riforma in corso. Compresi i punti citati nelle lettere che sono tra quelli più criticati e infatti, a quel che sembra, oggetto di ripensamento per cui saranno probabilmente rivisti o abbandonati.
L'abolizione del tempo pieno, la scelta studio o lavoro anticipata a 14 anni erano in piena controtendenza rispetto agli sforzi di accrescere le possibilità d'apprendimento. Nessuna persona ragionevole polemizza per il gusto di farlo su materie di tale delicatezza e nemmeno il ministro vuole certo ledere la sua immagine per il gusto di farlo. D'altra parte agli Stati generali ha detto che la riforma "si farà solo con il più ampio appoggio delle parti".
In altra sede s'è detto che la riforma partirà dal 2002. Non si capisce bene al momento a quale delle due affermazioni credere.


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