Repubblica-Tagli a scuola, sanità e Regioni
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Tagli a scuola, sanità e Regioni
Pronta la Finanziaria, oggi il decreto sulle imprese
Più poteri di "intelligence" al Tesoro su enti e società pubbliche
Addio ai tre insegnanti nelle elementari: arriva il "maestro prevalente" Stangata sui bidelli
ROBERTO PETRINI
ENRICO ROMAGNA-MANOJA
ROMA - Arriva la Finanziaria della stretta. Taglio alla spesa dei ministeri, blocco totale delle assunzioni per l'intero 2003, ulteriore tetto alle spese per Comuni, Province e Regioni, riduzione dei posti letto negli ospedali, scure sulle classi scolastiche e sul numero dei bidelli mentre torna il maestro "prevalente". Arrivano anche risorse per i contratti dei dipendenti pubblici per 765 milioni di euro. Sono questi i punti salienti dei 19 articoli della Finanziaria 2003 da 22 miliardi, che sarà presentata la prossima settimana dal governo. Per oggi, intanto, si attende il decreto, pari a 4-5 miliardi di euro, che taglia le agevolazioni fiscali alle imprese: la trattativa è andata avanti fino a ieri sera con un lungo faccia a faccia tra Berlusconi e D'Amato per evitare di inserire nel provvedimento anche l'eliminazione totale della Dit.
Vediamo ad uno ad uno i punti della bozza di Finanziaria che i tecnici di Tremonti stanno limando in queste ore.
Stretta alla spesa dei ministeri. E' prevista - all'articolo 2 - una riduzione della spesa per beni e servizi dei ministeri del 10 per cento. Per far fronte a maggiori spese viene introdotto un fondo, sotto il controllo del ministro, la cui consistenza è di un decimo degli stanziamenti dell'anno precedente. Anche gli enti passano sotto la scure: dal Cnr all'Enea, dall'Anas alle Fs, dovranno subire un taglio delle dotazioni del 2,5 per cento. Nemmeno gli enti previdenziali restano fuori: taglio dei consumi del 10 per cento anche per loro.
Più potere alle aste on line. I Comuni saranno obbligati a fare gare per tutti gli acquisti oltre i 50 mila euro, oppure dovranno rivolgersi alle convenzioni della Consip, la società del Tesoro che provvede alla centralizzazione degli acquisti.
L'intelligence di Tremonti. Più informazioni, e per legge, al ministro dell'Economia. L'articolo 4 della bozza di Finanziaria prevede che "per perseguire gli obiettivi di finanza pubblica il ministero dell'Economia provvede all'acquisizione di ogni utile informazione sul comportamento degli enti e degli organismi pubblici, avvalendosi dei propri rappresentanti nei collegi sindacali o di revisione".
Patto di stabilità interno più severo. Ennesima stretta al patto di stabilità interno per frenare la spesa di Comuni e Regioni. Si agisce sul saldo finanziario, calcolato per cassa, che dovrà migliorare nel 2003 del 3,1 per cento. E tra il 2001 e il 2003 le spese non potranno aumentare più del 3,1%. Monitoraggio più stringente: le informazioni dagli enti locali dovranno arrivare entro 30 giorni, in caso di inadempienza sono previste visite ispettive.
Blocco delle assunzioni. Torna il blocco totale delle assunzioni, anche di coloro che hanno vinto i concorsi, per il 2003. Ci sono tuttavia alcune deroghe basate su un limite di budget pari a 200 milioni di euro. Deroghe anche per magistrati, avvocati e per la scuola.
Soldi per i contratti. Arrivano - all'articolo 6 - 765 milioni di euro per i contratti dei dipendenti pubblici.
Mini-riforma della scuola. E' prevista la diminuzione del numero delle classi con l'aumento degli alunni di ciascuna. Dall'anno scolastico 2003-2004 sarà accantonato il sistema a tre maestre come è oggi: ci sarà un maestro prevalente coadiuvato da altri maestri solo per l'insegnamento della lingua e per il tempo prolungato. Tagli anche nel personale dirigente, docente e non docente, collocato fuori ruolo: la misura è del 40 per cento. Prevista un razionalizzazione dei collaboratori scolastici nella misura del 20 per cento.
Posti letto e cure termali. Stretta sulle cure termali che dal 1° gennaio del prossimo anno saranno a carico del Servizio sanitario nazionale solo per grandi invalidi e invalidi di guerra. Nuovi compiti alle Regioni che dovranno ridurre i posti letto fino allo standard di 5 posti per mille abitanti; a loro carico anche lo smaltimento delle liste d'attesa e il monitoraggio delle prescrizioni mediche e specialistiche.