FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3785123
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-"Studiarlo da piccoli o sei tagliato fuori per sempre"

Repubblica-"Studiarlo da piccoli o sei tagliato fuori per sempre"

L'INTERVISTA Il leader dei giovani industriali Artoni "Studiarlo da piccoli o sei tagliato fuori per sempre" ROMA - Anna Maria Artoni, presidente dei giovani industriali, è important...

19/05/2004
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

L'INTERVISTA
Il leader dei giovani industriali Artoni
"Studiarlo da piccoli o sei tagliato fuori per sempre"

ROMA - Anna Maria Artoni, presidente dei giovani industriali, è importante lo studio dell'inglese nella scuola dell'obbligo?
"Sì, penso che le lingue straniere vadano imparate nei primi anni di vita, non solo perché è più facile apprendere ma anche perché se non lo fai da piccolo poi bisogna sempre rincorrere, se non hai acquisito gli strumenti di base devi sempre inseguire, hai difficoltà da grande a stare al passo".
Eppure la riforma taglia alcune ore di lingua straniera.
"Non voglio criticare prima di aver capito esattamente di che si tratta, ma credo che per le imprese la conoscenza di una lingua sia fondamentale molto più di qualche tempo fa".
Cosa è cambiato?
"I mercati sono sempre più internazionali, le imprese hanno bisogno di persone sempre più qualificate per competere nei mercati che non saranno più quelli esclusivamente del nostro paese".
Oggi prenderebbe in considerazione il curriculum di un giovane che non ha padronanza di una lingua straniera?
"Oggi forse ancora sì ma non credo che sarà possibile in futuro, per un giovane che tra qualche anno si affaccerà nel mondo del lavoro la conoscenza di una lingua sarà indispensabile. Lo ripeto: il ruolo delle imprese si giocherà sempre più a livello internazionale, sarà necessario saper comunicare".
Oltre l'inglese quale lingue è importante conoscere?
"Lo spagnolo, il francese, sarebbe bene anche il cinese ma è troppo difficile".
Spesso i giovani degli altri paese europei conoscono le lingue straniere meglio degli italiani.
"È vero, forse noi siamo più legati alle nostre radici o forse meno disposti ad aprirci, ma il mondo cambia rapidamente, è sempre più piccolo e quello che oggi sembra utile ma non necessario domani sarà indispensabile, anzi, qualcosa di consueto".
(m.c.)


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL