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Repubblica: Studenti assenti, sms a casa. Gelmini e Brunetta: estendere a tutte le scuole il metodo delle pagelle on line

L´annuncio di Brunetta e Gelmini Critiche dalla Cgil: casse vuote, è solo propaganda

26/01/2009
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la Repubblica

ROMA - Pagelle on line e assenze comunicate ai genitori con un sms. Sono le novità tecnologiche presentate ieri dal ministro Brunetta, con l´accordo della collega Mariastella Gelmini e che partiranno al massimo entro l´anno. Si tratta di innovazioni che si estenderanno a tutte le scuole dopo che già in molti istituti erano state fatte partire. Molti dubbi fra le associazioni degli studenti, quelle dei genitori e i presidi della Cgil.

«Le scuole - ha detto il ministro Gelmini - hanno il dovere di comunicare alle famiglie l´andamento scolastico dei loro figli, oltre che negli incontri scuola famiglia, anche attraverso un contatto quotidiano affidato sempre più spesso alle nuove tecnologie».

Entro un anno la stragrande maggioranza delle famiglie potrà leggere on line la pagella scolastica dei propri figli, e ai genitori che lo chiederanno la scuola li avviserà via sms in caso d´assenza del pargolo. Parola del ministro Renato Brunetta. Plaude e concorda la collega alla Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. Sollevano molti dubbi le associazioni degli studenti, quelle dei genitori e i presidi della Cgil.
«Le scuole - afferma il ministro Gelmini - hanno il dovere di comunicare alle famiglie l´andamento scolastico dei loro figli, oltre che negli incontri scuola famiglia, anche attraverso un contatto quotidiano affidato sempre più spesso alle nuove tecnologie. In molte scuole italiane le pagelle, le assenze, il profitto scolastico, la valutazione del comportamento degli alunni vengono comunicate ai genitori via sms o via e-mail. Si tratta di esperienze fruttuose che avvicinano la scuola alla famiglia e che, proprio per i risultati eccellenti ottenuti, insieme al ministro Brunetta - conclude - abbiamo intenzione di estendere a tutte le scuole italiane».
Immediata la replica del responsabile nazionale dei dirigenti scolastici della Cgil: «Le scuole hanno le casse vuote, non hanno i soldi per pagare i supplenti e le visite fiscali anche per un giorno d´assenza volute da Brunetta e spesso sono le famiglie ad anticipare i soldi - ribatte Armando Catalano - sarebbe il caso di limitare le sparate propagandistiche e risolvere i problemi finanziari delle scuole. Gli insegnanti sanno bene che è loro compito tenere i contatti con le famiglie, ma quante hanno a disposizione un computer? Usare gli sms per segnalare le assenze ai genitori è prassi diffusa alle superiori, ma non è generalizzata».
Critiche anche dagli studenti. «Mi pare - osserva Luca De Zolt, leader della Rete degli studenti - un´altra ?uscita´ demagogica. Non mi sembra la principale preoccupazione delle scuole, che non hanno neppure i soldi per pagare le supplenze brevi, quella di comunicare via sms con le famiglie. E dove li trovano i soldi per mandare i messaggini?». Secondo la Rete, inoltre, «sbaglia chi pensa che così si possa in qualche modo affrontare la questione della dispersione scolastica, purtroppo in aumento. Se c´è tanta dispersione forse è perché le stesse famiglie non sono davvero interessate a mandare i figli a scuola e dunque il problema non si risolve certo con un sms. Altri sono gli strumenti che dovrebbero essere messi in campo per arginare questo preoccupante fenomeno».
E il coordinamento genitori democratici rivendica l´autonomia delle scuole. «Non siamo ostili alle nuove tecnologie, tuttavia - dichiara il presidente del Coordinamento, Angela Nava - ci chiediamo di chi sarà la responsabilità di inviare gli sms? Chi sopporterà i costi? Finora le comunicazioni sono state per lo più in forma scritta. Si può anche cambiare, ma la scuola deve deciderlo assieme ai genitori. Le modalità di comunicazione scuola-famiglia - fa notare il Cgd - le decidono le istituzioni scolastiche dell´autonomia in base ai loro regolamenti, istituto per istituto. Non può essere né il ministro dell´Istruzione Gelmini, né il ministro Brunetta a stabilire le modalità dei rapporti tra insegnanti e genitori». ma c´è anche un altro problema. «Una scuola responsabile oltre che accogliente deve anche tener conto - conclude il Coordinamento - di come mettersi in contatto con quei genitori che non possono essere raggiunti da un sms o da una mail».


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