Repubblica: Statali, sciopero generale il 16 aprile
Si ferma il pubblico impiego, scuola compresa, per sollecitare il rinnovo dei contratti di lavoro. I sindacati: costretti alla protesta
Amato: ok all´euro di carta
Damiano e Nicolais: "Soluzione vicina". Epifani: "Basta parole"
Oggi a palazzo Chigi riprende la concertazione tra governo e parti sociali
LUISA GRION
ROMA - Tanto per far capire che la strada sarà tutta in salita, la proclamazione dello sciopero è arrivata proprio alla vigilia di un importante incontro fra le parti. Oggi i sindacati del pubblico impiego e il governo si troveranno l´uno di fronte all´altro per parlare della riforma del settore, ma ieri Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato che il 16 aprile ci sarà uno sciopero generale della categoria che andrà ad affiancarsi a quello già proclamato dalla scuola. Obiettivo: ottenere il rinnovo di contratti scaduti da 15 mesi e che interessano 3 milioni di persone.
Una partenza difficile che Guglielmo Epifani, leader della Cgil, aveva già fatto notare nei giorni scorsi avvertendo che il percorso per arrivare alla riforma «non sarà una passeggiata». «Basta con le parole - ha precisato ieri - non si può stare al tavolo e poi non rispettare gli impegni presi. Se il governo vuole scongiurare lo sciopero dia direttive precise all´Aran (l´agenzia che tratta i contratti pubblici per conto di Palazzo Chigi ndr). Se le direttive non arriveranno la protesta continuerà». Per la Uil di Luigi Angeletti il sindacato - visto che lo scorso novembre la questione sembrava risolta con un accordo che inseriva i rinnovi nella Finanziaria - ha aspettato anche troppo. «Siamo stati costretti a proclamarlo, dovevamo farlo prima».
A meno che nel frattempo non si trovi un accordo - e visto che mancano venti giorni il governo lo ritiene possibile - il 16 aprile, dunque, le porte degli uffici pubblici e delle scuole resteranno sbarrate e se così sarà si tratterà del primo sciopero generale del pubblico impiego contro il governo Prodi. Sul piatto della vertenza i sindacati mettono due distinti bienni economici: il 2006 (coperto dalla indennità di vacanza contrattuale), il 2007 (per il quale mancano 2 miliardi) e il 2008-2009 (le cui risorse dovrebbero essere previste dalla prossima Finanziaria). La protesta di Cgil, Cisl e Uil sarà però preceduta dallo sciopero fissato al 30 marzo della Rdb-Cub, sindacato autonomo che considera l´iniziativa dei confederali «una manovra propagandistica». L´Ugl per il momento sta a guardare: «La trattativa si apre adesso» ha detto Renata Polverini.
Il governo, comunque, è convinto che - entro il 16 aprile - la questione possa essere risolta. «C´è un tavolo di concertazione - ha detto il ministro del Lavoro Cesare Damiano - e il governo si è impegnato a risolvere i problemi, a partire da quello dei contratti pubblici». Della stessa linea il responsabile della Funzione Pubblica Luigi Nicolais: «Il documento presentato da Prodi alle parti sociali indica che saranno individuati fondi aggiuntivi». La questione, secondo il ministro, sarà risolta in tempo per scongiurare la protesta.