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Repubblica-Statali, la trattativa riprende stasera ma i sindacati non sono ottimisti

lungo incontro notturno si è concluso alle 3 del mattino I confederali hanno bollato le proposte del governo come "irricevibili" Statali, la trattativa riprende stasera ma i sindacati non sono otti...

27/05/2005
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la Repubblica

lungo incontro notturno si è concluso alle 3 del mattino
I confederali hanno bollato le proposte del governo come "irricevibili"
Statali, la trattativa riprende stasera ma i sindacati non sono ottimisti
Consiglio dei ministri al mattino per formulare nuove proposte

I sindacalisti al tavolo
delle trattative
ROMA - Una lunga maratona nella notte tra governo e sindacati per la trattativa sul rinnovo dei contratti dei dipendenti statali, ma nessuna fumata bianca. Si riparte dunque da questa sera alle 20, quando le parti si ritroveranno intorno al tavolo, ma senza grandi possibilità di arrivare a un accordo. L'ultima offerta del governo, a tarda notte, è stata di far salire gli aumenti di stipendio dal 4,3% al 4,5% in cambio di mobilità e maggiore produttività dei dipendenti. I sindacati si sono consultati e nelle prime ore del mattino hanno bollato come "irricevibili" le proposte del governo chiedendo all'esecutivo di riformulare il documento. Da qui l'aggiornamento dell'incontro a oggi.

"Aspettiamo per l'ennesima volta con pazienza e responsabilità", ha detto il leader della Cgil Guglielmo Epifani al termine della riunione, dichiarandosi comunque "non ottimista", e giudicando "la posizione del governo senza capo né coda". Epifani ha parlato di un testo con "forzature che non c'entrano con il biennio economico", di una proposta che non prevede l'aumento definito (100 euro ai ministeriali) e indica invece il blocco della contrattazione integrativa che riguarda i comuni, le autonomie locali, le regioni". Un insieme di cose, insomma, che "scardina il sistema contrattuale".

Un invito al governo perché "rifletta sulla necessità di arrivare a un'intesa" è venuto quindi dal numero uno della Cisl, Savino Pezzotta, che ha ricordato i passi fatti dal sindacato "per avvicinarsi alle proposte del governo", spiegando però che non si può stravolgere l'accordo del '93. Non è possibile andare oltre il perimetro dell'accordo di luglio", ha sottolineato, aggiungendo che "nel biennio economico non c'entrano questioni legate alla mobilità e alla produttività".

Simile il giudizio del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, secondo il quale al momento il problema "non sembra essere più l'entità degli incrementi salariali, quanto le formule proposte per incentivare la produttività e la flessibilità".

Al termine della trattativa di questa notte a Palazzo Chigi i ministri Siniscalco, Alemanno, Stanca, Baccini, Moratti, e i sottosegretari Letta e Sacconi, hanno fatto il punto del negoziato prima del Consiglio dei ministri di questa mattina alle 10 che valuterà le osservazioni dei sindacati. Il ministro della Funzione Pubblica Baccini è poi sceso in sala stampa accompagnato dal collega Alemanno per dichiarare che il Consiglio dei ministri darà "l'indicazione finale" sul rinnovo contrattuale del pubblico impiego". Dalla riunione di questa mattina verranno quindi le formule per risolvere "positivamente la vertenza". "C'è bisogno di un passaggio al Consiglio dei ministri - ha precisato Baccini - abbiamo preso atto delle richieste del sindacato e abbiamo fatto le nostre valutazioni".


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