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Repubblica-Statali, il governo assicura le risorse

IL CASO Maroni e Baccini rispondono ai sindacati che chiedono 960 milioni per il rinnovo del contratto Statali, il governo assicura le risorse ...

04/09/2005
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la Repubblica

IL CASO
Maroni e Baccini rispondono ai sindacati che chiedono 960 milioni per il rinnovo del contratto
Statali, il governo assicura le risorse


ROMA - I soldi ci saranno: lo ha promesso il governo ai sindacati del pubblico impiego che la scorsa primavera hanno siglato il patto sui rinnovi contrattuali e che ora chiedono di "passare ai fatti" inserendo le risorse aggiuntive nella prossima Finanziaria. Si tratta di 960 milioni di euro, cui dovrebbero aggiungersi anche i finanziamenti da programmare per il prossimo biennio (gli aumenti ottenuti sono a copertura del 2004-2005).
Nei giorni scorsi i sindacati avevano ricordato l'impegno al governo, ieri Maroni e Baccini hanno fatto sapere che i patti saranno rispettati.
"Certo che ci dovranno essere i soldi - ha detto il ministro al Welfare - abbiamo fatto un accordo. La cosa che mi interessa particolarmente, però, è che a seguito di quell'accordo per il rinnovo del prossimo contratto si cominci finalmente a parlare di mobilità, da ufficio a ufficio e da sede a sede e di meritocrazia. Mi interessa che vengano rispettate tutte le parti dell'intesa. Noi lo faremo, ma dovrà farlo anche il sindacato". Rassicurante anche Baccini, titolare della Funzione Pubblica. "I sindacati hanno ragione. Io sto con loro - ha detto - chiederò che i 960 milioni per il rinnovo del contratto del pubblico impiego siano inseriti in Finanziaria".
In sindacato attende, ma puntualizza. "Aspettiamo di vedere cosa farà il governo - commenta Michele Gentile, coordinatore del dipartimento settori pubblici per la Cgil - Quanto alla mobilità siamo disposti a fare un accordo, non a subirla senza intese preventive".
Le trattative con l'Aran (l'agenzia che si siede al tavolo per conto del governo) partiranno il 7 settembre . Si comincia con i ministeri, la scuola e le agenzie fiscali. Poi sarà la volta di parastato, enti locali, sanità, presidenza del Consiglio. Nel complesso i rinnovi interesseranno 2,9 milioni di persone.


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