Repubblica: Statali, è scontro tra ministri salta il vertice con i sindacati
Per il contratto mancano 600 milioni. Montezemolo vede Prodi: "Sgravi sugli aumenti salariali"
Il Garante: irregolare lo sciopero del primo giugno
FRANCESCO MIMMO
ROMA - Una nuova bufera sul pubblico impiego allontana il rinnovo del contratto degli statali. Il confronto previsto per oggi è saltato per le forti contrapposizioni, anche nel governo, sugli aumenti. Il sindacato punta il dito contro l´esecutivo e rilancia sulla manifestazione di piazza. Uno sciopero già proclamato per il primo giugno, ma che ieri la commissione di garanzia sugli scioperi ha definito «irregolare».
La riunione tra l´Aran (l´agenzia che rappresenta il governo) e il sindacato slitta probabilmente al 28 maggio. Troppa la distanza sugli aumenti da concedere ai circa 200 mila dipendenti dei ministeri, punto di riferimento per tutto il pubblico. I sindacati non arretrano di un centesimo dai 101 euro, sul quale - dicono - c´era già un accordo. L´Aran propone un incremento del 4,46% pari a 93 euro. Una differenza di 600 milioni per le casse dello Stato. Ci sarebbe la disponibilità a salire fino a 95-96 euro, ma le diplomazie al lavoro fino a ieri non hanno raggiunto un´intesa. Anche perché il tema è arrivato ieri, a sorpresa, al consiglio dei ministri con forte contrapposizione. Il ministro del Tesoro Padoa-Schioppa ha sollevato il problema della copertura, Nicolais (Funzione pubblica) ha ribadito la necessità di chiudere la trattativa. Alla fine, con la mediazione di Prodi, si è deciso di prendere tempo. «E´ intollerabile che la situazione non si sblocchi», ha detto ieri il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Il premier Prodi ha espresso ottimismo nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, ma in mattinata incontrando l´Ugl non aveva esitato a definire la situazione «complicata».
«Il governo tifa per lo sciopero e ci chiama alla manifestazione - dicono i segretari della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil - e noi risponderemo positivamente». Ma proprio sullo sciopero del primo giugno è arrivata ieri la bocciatura del garante. La commissione ha stabilito che la protesta è irregolare perché ricade nel periodo di franchigia elettorale. Il 27 e 28 maggio si vota per le amministrative e per alcuni settori (Regioni, ministeri, Camere di commercio e Vigili del fuoco) il periodo di franchigia termina il 2 giugno. Ieri si è poi aggiunto l´annuncio del primo sciopero dei call center dei ministeri (alla Solidarietà sociale e al Lavoro) indetto per il 22 maggio. I sindacati di base chiedono che i dipendenti della società che ha in appalto il servizio vengano inquadrati come ministeriali.
Ma quello sugli statali è solo uno dei tavoli aperti tra governo e parti sociali. Si aggiunge alle pensioni e al tema del rilancio della competitività. Questioni affrontate ieri mattina a Palazzo Chigi in un incontro tra Prodi e il presidente della Confindustria Luca Montezemolo. Prodi è stato ufficialmente invitato all´assemblea del 24. Poi Montezemolo ha rilanciato la proposta di decontribuzione per gli aumenti salariali e gli straordinari. Sulla previdenza ha invitato il governo a "guardare all´Europa" con un aumento dell´età pensionabile. Infine l´ambiente: Confindustria teme che il peso degli interventi sui gas serra possa ricadere tutto sulle aziende. Ma di questo di discuterà in un incontro con il ministro per lo Sviluppo Pierluigi Bersani, la prossima settimana.