Anche la Lega chiede un rapporto. Gelmini: "Un certificato per tutti gli istituti"
MARIO REGGIO
ROMA - La tragedia al liceo di Rivoli scatena il duello politico. E oggi il governo riferirà alla Camera, come chiesto dal Pd, ma anche dalla Lega. Antonio Di Pietro (Idv) replica al presidente del consiglio, che aveva parlato di «drammatica fatalità», accusandolo di «miopia politica». E il vice del Partito democratico, Dario Franceschini, aggiunge: «C´è una situazione gravissima dell´edilizia scolastica, sarebbe sciocco dire che è colpa del governo, ma la sua responsabilità politica è quella di aver tagliato risorse sulla scuola».
E il ministro Mariastella Gelmini? «La sicurezza nelle scuole italiane è un´emergenza nazionale, non abbiamo tagliato i fondi riservati all´edilizia scolastica, ci sono 300 milioni per il 2008 e altrettanti per il prossimo anno. Con il capo della Protezione Civile abbiamo creato una task force e pianificato un intervento per le prime cento scuole». E poi: «Ribadisco l´impegno affinché tutti gli edifici scolastici abbiano un certificato di staticità accanto a controlli effettuati, ma che non bastano». Con il ministro si schiera la maggioranza, che parla di «menzogne» dell´opposizione. In più il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, spiega che il decreto Gelmini «consente corsie preferenziali per l´edilizia scolastica e la sicurezza degli istituti». Dal canto suo il leader Udc Pier Ferdinando Casini invita ad essere «seri»: «Questo è un Paese destinato ad andare a fondo se continuiamo a litigare su tutto».
Bastano i soldi stanziati? Sembra di no, se è vero quanto dichiarato da Guido Bertolaso a Repubblica: «Su 42 mila scuole pubbliche, secondo i tecnici, 22 mila e 800 non sono a norma, e la scuola di Rivoli non è stata costruita su un terreno a rischio sismico come molte altre tirate su senza norme previste dalle leggi. Secondo i nostri calcoli ci vogliono 4 miliardi di euro». La competenza sui controlli statici e di sicurezza degli edifici scolastici è di Comuni, Province e Regioni. Da anni i governi destinano gli spiccioli della finanziaria per finanziare i controlli, la manutenzione la messa a norma delle scuole. Gli enti locali poi cercano di arrangiarsi come possono. Emblematico il caso dell´Emilia-Romagna. Bertolaso ha accusato la burocrazia di aver bloccato i fondi. Vasco Errani, governatore della Regione, replica: «Qui i residui sull´edilizia non ci sono, le Province hanno messo più del loro - afferma - quella di Bologna 17 milioni di euro, mentre lo Stato ha contribuito con 900 mila euro. Sono stanco di questo modo di ragionare, sempre alla ricerca di qualcuno a cui consegnare il cerino».
Tornano in piazza gli studenti. «Venerdì 28 novembre gli studenti scenderanno in piazza, con cortei e iniziative in tutta Italia, per esprimere solidarietà agli studenti e alle famiglie di Rivoli colpiti dalla tragedia di sabato e per chiedere misure straordinarie di investimento nell´edilizia scolastica». Lo annuncia l´Unione degli Studenti che giudica «irresponsabili le dichiarazioni di Berlusconi. Già in occasione della tragedia di San Giuliano erano state fatte promesse di interventi straordinari mai mantenute». L´Uds annuncia poi che lancerà «sul sito internet una campagna di monitoraggio degli edifici scolastici realizzata direttamente dagli studenti» e che presenterà un «libro bianco sull´edilizia scolastica, al governo e agli enti locali».
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