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Repubblica: Scuola, voto in condotta contro i bulli

Sì al ddl: si rischierà la bocciatura. "E alle elementari potrebbe tornare il grembiule"

02/08/2008
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la Repubblica

A settembre arriva la "card dello studente": sconti su cinema, teatri e musei

ROMA - Non basterà più studiare notti intere e rispondere perfettamente alle interrogazioni. In classe sarà meglio essere anche «bravi ragazzi» altrimenti quell´unica insufficienza in pagella rischia di provocare una sonora bocciatura o cinque punti in meno per chi si presenta alla maturità.
Torna il voto in condotta, spauracchio di generazioni di studenti sino al ‘99 quando non venne abolito dall´allora ministro Luigi Berlinguer e che ha visto tra i «cattivi» il procuratore Borrelli per avere gettato un topo in una classe femminile, il presentatore Costanzo, l´onorevole Mussolini e il ministro Meloni.
Domani come allora. Basterà la singola insufficienza in comportamento che per l´allievo turbolento il consiglio di classe potrà decidere se fargli o meno ripetere l´anno, anche se ha otto in greco o nove in matematica.
Ieri infatti è stato approvato dal consiglio dei ministri il disegno di legge presentato dal ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini che prevede il ritorno del voto in condotta per i ragazzi delle medie e del liceo. Per vederlo applicato bisognerà aspettare che passi alla votazione in Parlamento dopo la pausa estiva. Forse sarà in vigore già da quest´anno scolastico, più realisticamente dal prossimo mentre già da settembre torna nelle aule per un´ora alla settimana l´educazione civica chiamata «Cittadinanza e Costituzione» e a 2,5 milioni di studenti sarà consegnata una card che offre sconti su musei, spettacoli teatrali e cinematografici, libri, trasporti.
E se il premier Berlusconi plaude all´iniziativa «contro il bullismo», alla maggior severità in classe punizioni comprese «immaginando gli studenti messi dietro alla lavagna come accadeva ai miei tempi», questo non è l´unico giro di vite in arrivo. Il ministro Gelmini ha firmato la Circolare applicativa, già condivisa con il Forum nazionale delle associazioni studentesche e dei genitori, che prevede l´obbligo per le scuole di modificare i regolamenti interni per consentire l´applicazione del nuovo e più rigoroso regime si sanzioni per gli studenti indisciplinati, vandali. Sanzioni che prevedono un allontanamento superiore a 15 giorni quando si possono configurare il reato di violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, incendio o allagamento.
Ma dall´opposizione, anche da chi giudica positivo il voto di condotta o il ritorno dell´educazione civica, arrivano contestazioni. «Sono annunci da primo agosto, aspettiamo alla verificati dei fatti in autunno», dice il ministro ombra dell´Istruzione Maria Pia Garavaglia mentre il senatore Fabio Giambrone, vicepresidente del gruppo Italia dei Valori e membro della commissione Istruzione giudica «fumo negli occhi» il ddl.
«Il ritorno del voto in condotta può essere un deterrente per contrastare gli episodi sempre più frequenti di teppismo e bullismo negli istituti, ma la linea del rigore, intrapresa dal ministro Gelmini, purtroppo non si accompagna al rinnovamento della scuola italiana che ha bisogno di risorse e investimenti, non di tagli indiscriminati. Nei prossimi tre anni, grazie a questa manovra alla scuola pubblica e statale verranno tagliati quasi otto miliardi di euro entro il 2012, tagli indiscriminati al personale scolastico di ben 87.000 insegnanti e 43.000 non docenti», dice Giambrone.
(C.p.)


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