Repubblica-Scuola, via fra il 9 e il 19 settembre Ma sul nuovo anno pesano i nodi di riforma, supplenze e contratto
Ecco il calendario regione per regione. Primi in classe i ragazzi di Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige; ultimi i pugliesi Scuola, via fra il 9 e il 19 settembre Ma sul nuovo anno pesano ...
Ecco il calendario regione per regione. Primi in classe i ragazzi di Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige; ultimi i pugliesi
Scuola, via fra il 9 e il 19 settembre
Ma sul nuovo anno pesano i nodi di riforma, supplenze e contratto
80mila bambini potrebbero essere coinvolti nell'anticipo della iscrizione a materna e elementare ma dei test non si sa ancora nulla
MARIO REGGIO
ROMA - Il nuovo anno scolastico è alle porte. Comincerà il Piemonte, dove le scuole riapriranno il 9 settembre. Il giorno dopo sarà la volta della Lombardia e delle province autonome di Trento e Bolzano. Fanalino di coda la Puglia il 19 settembre.
A parte la certezza del calendario, sulla scuola incombono molte incognite. Prima fra tutte la sperimentazione di alcuni scampoli della riforma, fortemente voluta dal ministro Moratti, malgrado le resistenze all'interno della maggioranza. Segue, e rischia di mandare all'aria il sistema, l'ordinanza del Tar dell'Umbria che invita il ministero a rivedere le graduatorie di almeno 50 mila supplenti annuali. Ma non basta. A ottobre si riapre il tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale del personale della scuola, più di un milione di persone, e vista l'aria che tira al ministero del Tesoro di soldi in ballo ce ne saranno davvero pochi. Ironia della sorte proprio il premier Berlusconi, presentando a Palazzo Chigi la delega sulla riforma della scuola, annunciò sorridente: "I professori? Li riempiremo d'oro".
Ma andiamo per ordine. Partiamo dalla sperimentazione. Alla fine di luglio chiude il Senato e il disegno di legge delega sulla riforma rimane nei cassetti della Commissione Istruzione. Piccata, la Moratti, decide di fare comunque qualcosa. Il 2 agosto presenta in Consiglio dei ministri la bozza della sperimentazione: maestro prevalente alle elementari, inglese e informatica fin dal primo anno, programmi personalizzati, anticipo dell'ingresso alla materna e alle elementari. Il Cdm le riserva un trattamento poco cavalleresco: sperimentazione sì, ma limitata a pochissime scuole, un semplice test. La Moratti ci riprova: sperimentazione in 200 scuole. I sindacati protestano, perplesse anche le associazioni dei genitori cattolici. L'Associazione nazionale dei Comuni italiani scende in campo e minaccia: senza un tavolo delle regole non se ne fa nulla. Il tavolo si aprirà a fine agosto. Ma i tempi stringono. L'anno scolastico inizierà senza che i genitori degli 80 mila bambini coinvolti sappiano cosa accadrà.
Secondo problema le graduatorie dei precari che copriranno le 80 mila cattedre vacanti. Il 31 luglio il Tar dell'Umbria ha dato ragione ad un gruppo di precari che chiedevano la revisione delle graduatorie dove sono inseriti anche i corsisti delle Scuole di specializzazione universitarie. Centinaia di ricorsi sono intanto piovuti sui Tar di mezza Italia. E i tempi stringono, l'inizio dell'anno scolastico s'avvicina. In attesa di un autunno poco tranquillo, il ministro Letizia Moratti sarà ospite nei prossimi giorni del Meeting di Cl a Rimini. L'anno scorso scorso venne accolta da una standing ovation dei giovani ciellini. Ma quest'anno ad attenderla troverà anche i precari della scuola e gruppi di studenti contrari alla sua riforma.