Repubblica-Scuola, via a sperimentazione si comincia in 200 circoli
Ieri la firma. Innovazioni anche negli istituti non compresi nell'elenco Scuola, via a sperimentazione si comincia in 200 circoli ROMA - Il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti firma i...
Ieri la firma. Innovazioni anche negli istituti non compresi nell'elenco
Scuola, via a sperimentazione si comincia in 200 circoli
ROMA - Il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti firma il decreto, la sperimentazione è pronta a partire davvero, ma i sindacati non ci stanno e il 18 ottobre sarà tempo di scioperi. La sperimentazione riguarderà 200 circoli didattici, ma anche le scuole che non rientreranno nel gruppo potranno sperimentare delle innovazioni.
Ogni scuola avrà un responsabile del progetto, designato dal dirigente scolastico, e valuterà autonomamente l'opportunità di puntare su consulenze scientifiche esterne. Nelle scuole prescelte, "ove esistano le condizioni" precisa il ministero, può essere sperimentata anche l'anticipazione della frequenza: nella scuola dell'infanzia, per i bambini che compiono i tre anni di età entro il 28 febbraio 2003; nelle classi prime della scuola elementare, per i bambini che compiono i sei anni entro il 28 febbraio 2003.
Rispetto alla prima versione del decreto dunque, sottolineano alcuni sindacati, la possibilità di anticipo della frequenza viene estesa a tutte le scuole dove esistano le condizioni necessarie, e non più ad un solo circolo didattico per provincia. Altre novità rispetto al progetto iniziale: maggiore flessibilità nell'orario dell'insegnante tutor nella scuola elementare (solo indicativamente individuato tra le 18 e le 21 ore), presenza anche di docenti rappresentanti delle scuole coinvolte nel test degli organismi di monitoraggio della sperimentazione, possibilità di sperimentare l'anticipazione della frequenza in tutte le scuole prescelte per il test.
Protestano i sindacati. "Non si può firmare il decreto a lezioni già iniziate - accusa il segretario generale della Cgil-Scuola Enrico Panini - il 18 ottobre, lo sciopero generale sarà anche contro la politica del governo sulla riforma scolastica". Sempre per il 18 ottobre anche i Cobas proclamano lo sciopero. Dice il leader dei Cobas Piero Bernocchi: "Il ministro Moratti ha firmato un decreto, farraginoso fino all'incomprensibile, per spingere le scuole a fare una sperimentazione senza sapere esattamente cosa dovrebbero sperimentare e con quali soldi".