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Repubblica: Scuola, troppi tagli ministeriali niente prof per i bambini malati

Il Policlinico di Bari costretto a rinunciare agli insegnanti

22/08/2008
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la Repubblica

A rischio le sezioni ospedaliere e il sostegno ai disabili
PAOLO RUSSO

BARI - Sulla porta del reparto di Pediatria c´è un cartello: «La scuola riapre a settembre». Ma Lidia, Gianmarco, Salvatore e gli altri piccoli pazienti cronici del Policlinico di Bari non sanno ancora di aver perso il diritto di andare a scuola. La sezione della media Fiore, attiva da anni nel secondo ospedale più grande del Mezzogiorno, non riaprirà dopo la pausa estiva. I bambini malati di tumore, quelli costretti ogni giorno a ore di dialisi, i piccoli che per mesi non possono mettere il naso fuori dalla corsia di Pediatria, sono fra le prime vittime dei tagli alla scuola commissionati dal ministro dell´Economia, Giulio Tremonti. E non saranno le sole: l´allarme lanciato nei mesi scorsi dai sindacati si sta concretizzando in questi giorni. I provveditori provinciali sono alle prese con una coperta troppo corta per poter riconfermare tutti i servizi offerti lo scorso anno. A cadere innanzitutto saranno le sezioni ospedaliere, perché costa troppo mantenere un servizio di istruzione permanente per un numero di bambini che può variare a secondo dei ricoveri o dei decessi. Poi toccherà ai disabili che perderanno migliaia di insegnati di sostegno in tutta Italia. Infine la scure del Governo si abbatterà anche sulle scuole serali frequentate da quelli che avevano provato a darsi una seconda possibilità.
Per questo i piccoli pazienti del Policlinico di Bari non riavranno la loro scuola e nessuno ha avuto ancora il coraggio di raccontare loro la verità. A giugno, quando dopo i saluti finali e le pagelle, le maestre affissero quel cartello, non avrebbe potuto immaginare che i tagli alla scuola annunciati da Tramonti si sarebbero abbattuti proprio sui loro ragazzi. La scuola per quei bambini malati di tumore non riapre a settembre. «E´ una vergogna che si decida di risparmiare colpendo proprio i piccoli ricoverati - tuona Lucio Armenio, direttore della clinica pediatrica del Policlinico - per loro la scuola è soprattutto un importante sostegno psicologico, un barlume di normalità, un modo di guardare al futuro anche da un letto d´ospedale». A confermarlo è anche la preside Felicia Positò: «Un bambino affetto da leucemia dedicò la tesina di fine corso proprio alla sua malattia. Adesso sta meglio e ancora oggi ci ringrazia per averlo aiutato ad affrontare meglio quell´incubo. Spero, per il bene di quei bambini, che la decisione di chiudere la scuola possa essere revocata». Ma, se questo non dovesse avvenire, i docenti della scuola media Tommaso Fiore, sono pronti a fare gli straordinari: «Siamo disposte a dedicare anche il nostro tempo libero per loro. Non abbiamo mai avuto alunni così attaccati alla scuola». Ieri è arrivata anche una dura presa di posizione da parte della Cisl Scuola: «Casi come quelli di Bari ce ne saranno molti altri - accusa il segretario nazionale Francesco Scrima - questo governo vuole cercare di ridurre gli sprechi cancellando i servizi agli ultimi indifesi».

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