Repubblica: Scuola, torna l´esame di riparazione "Pronti a partire già da quest´anno"
Erano stati aboliti nel 1995. Il piano presentato dal ministro ai sindacati: nei prossimi giorni la firma ufficiale
In arrivo il decreto: stop ai debiti, rispuntano i test di settembre
Quest´anno un ragazzo su tre promosso nonostante lacune in diverse materie
SALVO INTRAVAIA
ROMA - Tornano gli esami di riparazione. Il decreto è quasi pronto e la sua emanazione è attesa per i prossimi giorni. Se la bozza consegnata ai sindacati lo scorso 5 settembre si trasformerà in legge, già dall´anno scolastico appena iniziato circa 2 milioni di studenti delle scuole superiori saranno chiamati a "saldare i debiti" che accumuleranno nei prossimi mesi con una formula che ricorda molto da vicino i "vecchi" esami di riparazione di settembre.
Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, lo aveva già annunciato a luglio quando ha illustrato gli esiti, per molti versi disastrosi, degli scrutini dell´anno scolastico appena archiviato. E ora, ecco il nuovo passo verso la decisione finale: il ritorno degli esami di riparazione.
Quel 36 per cento di ragazzi e ragazze che quest´anno ha ottenuto la promozione nonostante avesse lacune in una o più discipline non è proprio andato giù al ministro. I promossi con debito due anni fa furono il 30 per cento mentre nel 2003 se ne contarono 26 su 100. Il documento, passato al vaglio dei sindacati molti dei quali hanno approvato la manovra di Fioroni, è di quelli che farà senz´altro discutere. Il messaggio rivolto agli studenti è chiaro: meglio non scherzare troppo quest´anno. In 11 articoli è contenuta una specie di rivoluzione. A partire dall´anno in corso (il 2007/2008) «nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato verificato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale». Una procedura che riporta, di fatto, alla "rimandatura" abolita nella scuola secondaria di secondo grado dall´allora ministro della Pubblica istruzione, Francesco D´Onofrio, nel 1995. Quasi vent´anni prima, nel 1977, per le classi di scuola elementare e media gli esami di settembre erano stati soppressi. «Il dirigente scolastico - continua il documento - comunicherà alle famiglie, per iscritto, la motivazione delle decisioni assunte dal consiglio di classe». Le famiglie saranno messe al corrente delle «specifiche carenze rilevate» e dei «voti proposti» dai prof. Ma, contrariamente al passato, sarà la scuola a farsi carico dei cosiddetti «interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi registrati, che la scuola è tenuta a realizzare entro il 31 agosto dell´anno di riferimento». Addio, vacanze estive per migliaia di studenti che in questi anni potevano saldare i debiti anche durante l´anno successivo. A settembre (entro il 7 settembre o comunque prima dell´inizio delle lezioni) gli stessi insegnanti «in sede di integrazione dello scrutinio finale, procedono alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito positivo della valutazione, consente l´ammissione dell´alunno alla frequenza della classe successiva».
La scure di Fioroni sugli studenti fannulloni avrà ripercussioni anche sulle scuole che dovranno al più presto mettere mano ai Pof (i Piani dell´offerta formativa) per organizzare gli interventi necessari a supporto degli studenti meno bravi. Licei, istituti tecnici, professionali e artistici dovranno organizzare in estate i corsi di Matematica: autentica bestia nera degli studenti e di tutte le altre discipline. Ma occorrerà allargare i cordoni della borsa se si vorranno ottenere i risultati sperati. Attualmente, infatti, le «ore di recupero» vengono retribuite a parte agli insegnanti e con i budget di cui dispongono le scuole si potrebbero assicurare poche ore lezione agli studenti meno volenterosi.