Repubblica-Scuola, rivoluzione in classe nasce il sistema di valutazione
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L'istruzione
Decreto del Cdm: metodo nazionale sui livelli di apprendimento
Scuola, rivoluzione in classe nasce il sistema di valutazione
ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il decreto che istituisce il Sistema nazionale di valutazione del sistema scolastico. Dopo tre anni di sperimentazione, ora diventerà obbligatorio. Il decreto non chiarisce i metodi scientifici, regolati da norme internazionali, attraverso i quali verranno stabiliti i livelli d'apprendimento degli studenti. Ma, secondo il ministro Moratti, "mette a sistema le esperienze svolte negli ultimi tre anni, lasciate però alla libertà delle singole scuole. Servirà a conoscere a fondo il sistema e per migliorarlo secondo una logica di qualità".
Appena la notizia si è diffusa sono piovute le critiche. "È l'ennesima espressione di arroganza politica - commenta il segretario nazionale della Cisl Francesco Scrima - un decreto che interviene su aspetti fondamentali del sistema in assenza della definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni su base nazionale. Le forzature continuano".
Poco tenero anche il commento della Cgil: "Saremo uno dei pochissimi Paesi nei quali la valutazione verrà svolta da un istituto, l'Invalsi, che non è indipendente dal ministero - afferma il segretario generale Enrico Panini - e in assenza di reali criteri scientifici".