Repubblica: Scuola, ragionieri e geometri in crisi
C'era una volta il boom: oggi negli istituti si registra un peoccupante calo di iscrizioni Segno del Paese che cambia a vantaggio dei licei e delle nuove figure del mercato del lavoro
di Salvo Intravaia
Ragioniere e geometra: carriere al tramonto? Sembra proprio di sì, almeno secondo i numeri. Il 27 gennaio scadono i termini per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Genitori e ragazzi continueranno l'affannosa corsa per accaparrarsi un posto nei licei? O il boom si arresterà? Il trend delle iscrizioni nella scuola superiore dell'ultimo decennio può considerarsi un pezzetto di storia del Paese nella quale le scelte degli italiani sono cambiate radicalmente. Vuoi per la sbandierata riforma del segmento delle superiori dell'ex ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, ma probabilmente anche a causa delle veloci modifiche del mondo economico e del mercato del lavoro. In appena dieci anni, i licei hanno incrementato visibilmente il numero di alunni e al contempo sono letteralmente crollate le adesioni ad indirizzi scolastici che hanno contribuito alla costruzione dell'Italia postbellica e al boom economico degli anni '60. E' il caso degli istituti per geometri che negli ultimi due lustri hanno visto quasi dimezzare le scelte dei ragazzini provenienti dalla scuola media.
Indentica situazione per il ragioniere: considerato il simbolo dell'uomo medio italiano e spesso utilizzato come stereotipo anche dal cinema come è accaduto nella fortunata serie di film di Paolo Villaggio e del suo personaggio Fracchia. E così il geometra e il ragioniere sono sulla via del tramonto.
In Italia gli istituti per geometri 'puri' stanno quasi scomparendo. In difficoltà anche tantissimi tecnici commerciali che non sanno più come arrestare l'emorragia di studenti. Uno dei primi effetti di questo cambio di tendenza è l'accorpamento dei due indirizzi in un unico istituto (tecnico commerciale e per geometri, appunto) in tante realtà. Ma anche la cessione delle aule un tempo occupate da futuri geometri e ragionieri ai liceali. Nascono così le scuole in 'condominio', dove lo stesso edifico scolastico è occupato dalla succursale di un liceo in rapida espansione e dal 'vecchio' istituto tecnico commerciale. E scoppiano le classi dei licei che arrivano ad ospitare anche 35 alunni, ben oltre tutti i limiti consentiti dalle norme.
I numeri. In oltre 10 anni (dal 1995/96 al 2006/2007) il numero di iscritti nella scuola secondaria superiore è cresciuto di 64 mila unità: da 2.497.609 a 2.561.641 studenti. Un incremento medio percentuale pari al 2,6 per cento che ha visto la conferma delle iscrizioni nei tecnici industriali (più 7,3 per cento) e il crollo delle adesioni ai tecnici commerciali e per geometri. I primi hanno perso un quinto degli studenti (oltre 110 mila) e i secondi addirittura il 42 per cento. Stanno invece vivendo una stagione d'oro i licei classici e scientifici che nello stesso periodo hanno fatto registrare rispettivamente incrementi pari al 26 e al 23 per cento.