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Repubblica: Scuola, perchè tagliare materie così essenziali

Corrado Augias

02/02/2010
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la Repubblica

G entile dottor Augias, l'ignoranza spaventosa dei parlamentari sulla Costituzione è stata messa a nudo da un recente programma Tv. Eppure la VII Commissione del Senato ha scritto sul riordino dei Licei: «La Commissione.. condivide la scelta di rinunciare ad alcune discipline. . come ad esempio diritto ed economia. Pur nella consapevolezza che si tratta di materie di grande importanza, soprattutto per l'educazione alla legalità e per il contrasto di fenomeni di devianza, ritiene che l'istruzione liceale debba tendere ad acquisire una formazione critica i cui contenuti saranno poi approfonditi nel percorso universitario». Intanto, la famosa materia «Cittadinanza e Costituzione», annunciata in TV dal Ministro Gelmini nel 2008, non è mai esistita e, secondo lo stesso Ministro mai esisterà come materia autonoma. E' il paradosso della educazione alla legalità senza le leggi. Lo ha escogitato il dott. Max Bruschi, consigliere del Ministro e presidente della `cabina di regia' dei Licei: « Economia e Diritto, dovendo fare delle scelte, non ritengo siano materie fondamentali per l'educazione alla cittadinanza e alla legalità». Come dire il trionfo di competenza e meritocrazia, altro slogan caro al Ministro.

Franco Labella Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia flabella@libero.it

N on si capisce con qualche criterio si sta riorganizzando il piano di studi dei licei, escludendo il sospetto che tutto si faccia per tagliare cattedre, dunque per risparmiare. Infatti si sono da poco aumentati gli stipendi ai prof di religione dunque i soldi si trovano. Tagliare sull'educazione alla legalità in un paese come il nostro sarebbe un gesto demenziale e nemmeno un governo sgangherato come questo può arrivare a tanto. Non si capisce anche perché arriva l'annuncio di un'altra materia tagliata, la Geografia. Mi scrive il prof Gianfranco Mosconi: «Criminale o demenziale? Come definire il proposito di tagliare le ore di insegnamento di storia e geografia nel biennio delle superiori? E' evidente che in un mondo sempre più globalizzato la Geografia è una disciplina fondamentale; altrettanto evidente è che la Storia, anche antica, è la chiave di lettura per tante realtà contemporanee dalle antichissime radici, è fonte di quella memoria su cui si regge la convivenza civile in un mondo multiculturale, palestra di senso critico e di critica delle testimonianze, un modo per osservare e riflettere sui complessi meccanismi delle società osservandoli concretamente. Insomma, senza Geografia non si capisce il mondo degli uomini d'oggi, senza Storia non si capisce il mondo degli uomini tout court». La Geografia, s'è detto giustamente, è la scienza dell'umanizzazione del pianeta. La legalità è la disciplina di cui abbiamo più bisogno.


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