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Repubblica-Scuola, niente sistema informatico graduatorie e assunzioni a rischio

Guerra tra aziende per rinnovare il "cervellone" che gestisce un milione e 100 mila dipendenti Scuola, niente sistema informatico graduatorie e assunzioni a rischio E' necessaria...

05/08/2004
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la Repubblica

Guerra tra aziende per rinnovare il "cervellone" che gestisce un milione e 100 mila dipendenti
Scuola, niente sistema informatico graduatorie e assunzioni a rischio
E' necessaria una gara per decidere a chi tocca l'ammodernamento del software obsoleto
MARIO REGGIO


ROMA - Ricorsi al Tar, controricorsi al Consiglio di Stato. La guerra tra le grandi aziende per accaparrarsi il sistema informatico del ministero dell'Istruzione rischia di mandare definitivamente in tilt il "cervellone" di viale Trastevere. Il risultato? Sono a rischio le 15 mila assunzioni e le graduatorie permanenti dei 170 mila contratti a termine per i supplenti. Alessandro Musumeci, direttore dei sistemi informativi del ministero, rassicura: "Ce la faremo. Entro il 25 agosto saranno pronte le assunzioni, e prima dell'inizio dell'anno scolastico anche le destinazioni dei supplenti, le direzioni regionali stanno lavorando a ritmi sostenuti". A dire il vero non tutta la responsabilità grava sulle spalle del ministero. Per i precari anche il Parlamento ha fatto il possibile per complicare la situazione. Il decreto sui nuovi punteggi è cambiato per tre volte e solo il 28 luglio è stata cancellata l' idea di raddoppiare i punti a chi ha insegnato in una scuola di "montagna".
Fatto sta che molte scuole denunciano errori nelle destinazioni dei docenti. "Ci sono insegnanti destinati per alcune ore in scuole di una città e per il resto dell'orario in un'altra - commenta il segretario della Cgil Enrico Panini - il ministero è ormai in uno stato confusionale".
Che il sistema informativo del dicastero che gestisce un milione e centomila dipendenti sia messo male lo conferma lo stesso Musumeci: "È obsoleto, è stato concepito negli anni ?70 e malgrado gli aggiornamenti il "cuore" è rimasto vecchio".
E come se non bastasse il problema del "gestore", l'azienda che deve scegliere e impostare le procedure informatiche si trascina da più di due anni. Fino al 2002 era l'Eds. Poi il ministro Moratti decise di bandire una nuova gara, vinta dall'Ibm. Immediato il ricorso della Eds e della Enterprise Ericsson. Nel gennaio del 2004 il Tar accoglie il ricorso delle due aziende e la settimana il Consiglio di Stato l'ha confermata. Quindi ora serve una nuova gara che decida tra Eds ed Ericsson. "In attesa di chiarire la situazione l'ammodernamento è stato bloccato - afferma Alessandro Musumeci - appena terminata la gara si metterà mano al sistema attraverso Internet con indubbi vantaggi per tutti. Il nostro obiettivo è avere on line il 50 per cento degli insegnanti, riducendo le file abituali ai provveditorati. Sui ricorsi vorrei ricordare che circa il 70 per cento delle gare d'appalto d'informatica nella Pubblica Amministrazione vengono impugnate dalle aziende che sono state escluse. Quindi non c'è molto da meravigliarsi".
Secondo Andrea Ranieri, responsabile scuola dei Ds, il vero problema è quello politico. "Il governo di centrosinistra aveva progettato, con l'ausilio del Politecnico di Milano e di un pool di esperti, l'ammodernamento complessivo del sistema informatico, sulla linea dell'autonomia scolastica e del decentramento. Il ministro Moratti ha bloccato tutto, perdendo anni preziosi. Ora ce ne vorranno altri due per concludere la nuova gara. Un vero disastro".


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