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Repubblica-Scuola, la piaga del bullismo

Devono cedere matite e quaderni, o sono oggetto di scherno. I dati di una ricerca del Comune Scuola, la piaga del bullismo Il 15,6% degli alunni vittima dei compagni più grandi ...

15/10/2005
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la Repubblica

Devono cedere matite e quaderni, o sono oggetto di scherno. I dati di una ricerca del Comune
Scuola, la piaga del bullismo
Il 15,6% degli alunni vittima dei compagni più grandi
Il sondaggio dell'associazione "la Maieutica" fra 2058 bambini di 8-10 anni
TEA MAISTO


Bambini vittime del bullismo a scuola, succubi dei compagni più grandi. Una sorta di fotocopia del "nonnismo" che infesta le caserme, ma con conseguenze più gravi: perché le piccole vittime delle prepotenze si chiudono e perdono la stima di se stessi, un fenomeno che tocca il 15,6 per cento dei piccoli tra gli 8 e i 10 anni.
E' quanto emerge dal progetto "L'isola che c'è" realizzato dall'associazione "La Maieutica - ricerca e formazione" e promosso dall'assessorato comunale alle Politiche di promozione dell'infanzia. L'iniziativa ha coinvolto 2058 ragazzi di 15 scuole elementari e ha dato vita a "Un bambino quasi perfetto", un manuale per sostenere genitori e insegnanti nell'educazione dei piccoli. Il progetto ha individuato attraverso un questionario 320 alunni con autostima inferiore alla media. Analizzando vari ambiti della loro vita è emerso che i bambini con scarsa autostima sono quelli che con più facilità possono essere vittime di violenze: 1 su 5 ha dovuto dare per forza a un ragazzo prepotente giochi, soldi e libri, il 49 per cento viene preso pesantemente in giro e 1 su 3 è stato minacciato a scuola da un altro compagno.
"Vengono presi in giro perché goffi o non bravi nelle attività fisiche ha spiegato lo psicoterapeuta Antonio De Filippo, presidente dell'associazione "Maieutica" Ma non dobbiamo dimenticare che i cosiddetti bulli possono a loro volta subire violenze nelle proprie case. Ma quello che emerge dalla ricerca è che sono soprattutto i genitori a condizionare la vita dei figli con aspettative troppo alte. I bambini non devono essere perfetti, devono poter sbagliare". Il 50 per cento dei piccoli ha anche dichiarato di sentirsi brutto e di avere una forte dipendenza dai programmi televisivi: il 60 per cento guarda la televisione da solo e il 30 sceglie film con il bollino rosso, cioè vietati ai minori. I 320 alunni sono quindi stati inseriti in laboratori ludico-pedagogici dove per 10 settimane hanno potuto giocare, scrivere, recitare e disegnare. Al termine l'autostima - misurata con un questionario mirato - era cresciuta dell'8 per cento.


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