GIANNI MESSA
MILANO - L´Onda ironica della protesta. Studenti e ricercatori hanno reagito così, con l´ironia, dopo il sì del Senato al decreto Gelmini sull´università (che diventerà legge con la definitiva approvazione alla Camera). È accaduto a Milano, dove in diecimila si sono ritrovati in piazza Duomo con tanto di banda musicale al seguito, giocolieri e saltimbanchi, e a Bologna, con i ricercatori che si sono fatti metaforicamente calpestare: hanno tappezzato con le loro 1.800 foto il Crescentone, ovvero la pavimentazione di piazza Maggiore, invitando i passanti a camminarci sopra per denunciare il fatto che il governo Berlusconi calpesta la ricerca. Un´ironia che era mancata al ministro Renato Brunetta, l´altra sera a Milano, il quale era salito in cattedra per mettere a tacere l´interlocutore che gli contestava quei tagli: «Io sono un professore ordinario e lei un ricercatore. Conto di più io».
Va da sé che anche Brunetta sia finito nel mirino dei contestatori milanesi. Assieme all´immancabile collega Mariastella Gelmini e al numero due della giunta Moratti, Riccardo De Corato, chiamato in causa, lui che è sempre in prima linea per combattere i writer in nome dell´arredo urbano, quando gli studenti hanno disegnato sui muri il volto di Anna Adamolo (il personaggio virtuale, anagramma di Onda anomala, eletto dai ragazzi ministro al posto della Gelmini). Alunni e studenti, maestri e professori, genitori e personale tecnico amministrativo si sono ritrovati in piazza Duomo, dopo essere partiti in corteo da tre punti della città, nel segno del "Non ci stiamo": uno slogan urlato a più riprese e stampato sui cartelloni e i volantini dei manifestanti insieme con la frase "Il futuro è di chi lo ricerca".
A Bologna i ricercatori hanno proposto ai passanti una serie di esperimenti: particolarmente apprezzato, soprattutto dai bambini, quello delle fontane di Coca Cola sprigionate dalla reazione fra l´anidride carbonica della bibita e le caramelle Mentos. Anche a Roma il mondo della scuola e quello dell´università sono scesi insieme in piazza. Alla Bocca della Verità bambini, genitori e insegnanti del movimento «Non rubateci il futuro» hanno protestato contro le misure del governo allestendo un laboratorio di giochi e arti a cielo aperto. Ben altro clima dopo il blitz dell´Onda che venerdì ha interrotto alla Sapienza l´inaugurazione del settecentesimo anno accademico: un gesto definito «inaccettabile» dal sindaco Gianni Alemanno perché «gli studenti devono rispettare il diritto di espressione di tutti, a partire da quello del rettore appena eletto». Sulla vicenda è intervenuto anche il rettore stesso, Luigi Frati, sostenendo che «servono pazienza e dialogo, confronto e discussione, mentre ciò che non è praticabile è il divieto di parlare. Io non mi fermerò nel fare della Sapienza un´università normale a livello dei grandi atenei internazionali».
Prosegue infine a Palermo l´occupazione della Facoltà di Lettere e filosofia (con Azione giovani, il movimento giovanile di Alleanza nazionale, che chiede l´intervento del preside Vincenzo Guarrasi per liberare le aule). Gli studenti siciliani hanno proclamato «cinque giornate di incontri e dibattiti sulla precarietà, l´autoriforma e i beni comuni».
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