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Repubblica: Scuola, caro-libri nel mirino Antitrust via ai controlli a tappeto della Finanza

Da martedì il monitoraggio nelle librerie di otto città

22/08/2008
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la Repubblica

MARIO REGGIO

ROMA - L´Antitrust ha deciso di verificare se gli impegni presi dagli editori per bloccare la continua lievitazione dei prezzi dei testi scolastici sono stati rispettati. Da martedì prossimo le Unità speciali della Guardia di Finanza inizieranno le operazioni di controllo: una verifica a campione nelle librerie di 8 città.
«L´obiettivo è di verificare se nel mercato dell´editoria scolastica si stiano verificando gli attesi cambiamenti positivi per le famiglie - precisa una nota dell´Antitrust - in termine di riduzione di costi e di ampliamento dell´offerta, legati agli impegni delle case editrici resi vincolanti dall´Autorità».
Il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, plaude all´iniziativa dell´Antitrust: «Il contenimento del caro libri è un tema strettamente collegato a quello del diritto allo studio - afferma il ministro - lo scorso giugno ho incontrato i rappresentanti dell´Associazione Italiana Editori e abbiamo raggiunto un accordo grazie al quale l´incremento del prezzo dei libri di testo sarà mantenuto sotto il tetto dell´inflazione».
Ma la decisione dell´Antitrust è solo l´ultima tappa di una storia iniziata nel settembre del 2007, quando l´associazione Altroconsumo denuncia all´Antitrust gli aumenti continui dei prezzi dei testi scolastici. L´Autorità garante della concorrenza e del mercato apre un´inchiesta ed invia la Guardia di Finanza nelle scuole e nelle librerie. Passano pochi mesi, ed il 25 febbraio 2008, l´allora ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni firma un decreto nel quale sono fissati i tetti massimi di spesa per le cinque classi delle scuole superiori. Unica deroga per gli indirizzi sperimentali degli istituti. Ma non oltre il 10 per cento e la scelta deve essere motivata da parte del Collegio dei docenti ed approvata dal Consiglio d´Istituto. Nei licei classici e scientifici la spesa totale nei 5 anni non potrà superare i 1.490 euro, per le scuole professionali il tetto massimo è fissato a 913 euro. Il 3 maggio del 2008 l´Associazione Italiana Editori, con alla testa le nove case editrici che tengono in pungo un mercato da 460 milioni di euro, decide rompere gli indugi. E avanza una proposta. Nuove edizioni multimediali e libri di testo a prezzo ridotto: meno carta e minore spesa. Trasparenza: una banca dati gratuita a disposizione degli insegnanti per confrontare le diverse offerte delle case editrici. E per finire la possibilità di noleggiare i libri scolastici ed il comodato d´uso. L´Antitrust raccoglie la proposta dell´Associazione Italiana Editori ma la rende vincolante per le aziende. Lo scorso 13 agosto, il nuovo ministro Mariastella Gelmini, annuncia che «dalla banca dati congiunta Ministero-Aie sulle adozioni dei libri di testo è emerso che l´82,3 per cento delle classi superiori ha rispettato il tetto massimo fissato». Ora l´Antitrust vuole verificare se gli impegni assunti dagli editori sono stati realmente rispettati».

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