Repubblica: Scuola, assunti 60 mila precari
Entro il 31 la chiamata dalle graduatorie dei fuori ruolo da parte dei direttori regionali
Soddisfatti i confederali. Drastici i Cobas: non è stato garantito nemmeno il turn over
MARIO REGGIO
ROMA - Dopo sei anni di promesse, annunci, smentite, mobilitazioni e scioperi, è partita l´assunzione dei precari della scuola. Cinquantamila insegnanti e 10 mila ausiliari, tecnici e amministrativi. E sono tutti precari "storici", cioè quelli che da anni tengono in piedi la scuola italiana. È la prima mossa del ministro Giuseppe Fioroni che aveva già annunciato un piano triennale di 150 mila assunzioni a tempo indeterminato. Ora saranno i direttori scolastici regionali a firmare le assunzioni di insegnanti e non docenti assegnati al territorio di loro competenza. Ed hanno poco tempo perché il termine utile scade il prossimo 31 luglio. Il provvedimento contiene una novità: i neo assunti verranno scelti dalle graduatorie degli insegnanti non di ruolo, mentre fino ad ora molti docenti erano già a tempo indeterminato, ma passavano dalle medie alle superiori o cambiavano cattedra.
La decisione del ministro Fioroni risolve radicalmente l´endemico problema dei precari della scuola? Nessuna illusione, la strada è ancora lunga. In primo luogo perché nessuno è in grado di dare numeri certi: c´è chi parla di 200 mila docenti e 90 mila ausiliari e impiegati in attesa del posto fisso. Altri ridimensionano di molto le cifre. Resta il fatto che nei prossimi cinque anni decine di migliaia di professori lasceranno la scuola per andare in pensione. Nel mondo sindacale le reazioni sono di moderata soddisfazione. «Le 60 mila nomine in ruolo dal primo settembre 2007 sono una buona notizia per persone che hanno anni di lavoro precario sulle spalle - commenta il segretario nazionale della Cgil, Enrico Panini - e per la scuola che potrà contare di una maggiore continuità nelle classi. Ma la lotta alla precarietà è appena iniziata. Il governo ha preso impegni precisi, ora la Finanziaria 2008 dovrà individuare un ulteriore contigente di assunzioni». Anche la Cisl accoglie con soddisfazione il provvedimento, ma ricorda che la soluzione del problema precariato è ancora lontana.
«Il numero delle assunzioni è significativo - afferma il segretario nazionale Francesco Scrima - ma non copre tutte le disponibilità e lascia ancora vacanti un numero di porti pari al turn over. Rimarrà scoperto, infatti, il 37 per cento delle disponibilità per gli insegnanti e ben l´88 per il personale non docente». Drastico il giudizio dei Cobas: «Nessun giubilo, non siamo neppure al semplice turn over, visto che i pensionamenti sono maggiori delle assunzioni».