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Repubblica-Sapienza, undici facoltà bloccate

La mobilitazione dei ricercatori contro il disegno di legge Moratti. Ora aderiscono anche docenti e studenti Sapienza, undici facoltà bloccate Protestano anche a Tor Vergata e Roma 3...

07/10/2004
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la Repubblica

La mobilitazione dei ricercatori contro il disegno di legge Moratti. Ora aderiscono anche docenti e studenti
Sapienza, undici facoltà bloccate
Protestano anche a Tor Vergata e Roma 3. "Stop alla riforma"
Oggi corteo "E non si esclude il blocco di tutti gli atenei"
BEATRICE RUTILONI


Niente lezioni in undici facoltà della Sapienza: mezza università resta bloccata dalla protesta dei ricercatori. A Tor Vergata sono per il momento due (Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e Lettere e Filosofia) e a Roma Tre la mobilitazione parte da Biologia. Nel primo ateneo della Capitale, la situazione più difficile: Lettere e Filosofia, Scienze umanistiche, Psicologia I e II, Architettura I, Farmacia, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Economia, Scienze della comunicazione, Medicina e Ingegneria, quest'ultima con una presa di posizione unitaria da parte dell'intero corpo docenti, professori di ruolo e ricercatori, e studenti, che hanno formato un coordinamento trasversale. Ieri mattina, nelle aule di mineralogia e di matematica, centinaia di studenti della Sapienza hanno preso parte a una lezione diversa dalle solite: "Abbiamo voluto spiegare agli studenti il perché di questa mobilitazione - spiega Marco Merafina, responsabile del coordinamento nazionale dei ricercatori universitari, che nei tre atenei statali della Capitale sono circa 3500 - sono loro i diretti interessati delle conseguenze di questa riforma universitaria. La scomparsa della figura dei ricercatori e la progressiva precarizzazione del sistema universitario impoverirà la didattica: se passa il ddl Moratti la parola "professore" diventerà solo una carica di prestigio su un biglietto da visita".
Gli studenti appoggiano la protesta e, tranne qualcuno che contesta "il non andare in aula come un fatto contrario alla funzione stessa di docente", la maggior parte ha capito: "Si tratta del nostro futuro - dice Marco Colace, studente del terzo anno a Ingegneria - restare senza lezioni oggi è niente in confronto a quello che potrà accadere agli studenti di domani. Per questo abbiamo deciso di partecipare alla mobilitazione dei ricercatori". Anche oggi ci saranno manifestazioni fuori e dentro la città universitaria: "Professori, ricercatori e studenti si ritroveranno tutti insieme alle 10 sotto il Rettorato, mentre il Senato Accademico si riunirà per decidere quale posizione prendere - annuncia Merafina - è possibile che si decida per il blocco dell'intera università". Dopo il presidio partirà un corteo che andrà da piazza del Colosseo a piazza Venezia, mentre una delegazione si avvierà a Montecitorio per essere ascoltati dalla commissione cultura alla Camera. Un'altra mobilitazione è stata fissata il 13 ottobre: una assemblea alla quale sono stati invitati esponenti del mondo politico e del governo.


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