Repubblica: Sapienza, blitz dell´Onda all´inaugurazione
E il rettore: Tremonti non rompa e tagli altrove. Proteste anche a Torino
Slogan contro Berlusconi per il suo commento sulla tragedia di Rivoli
MARIO REGGIO
ROMA - L´inaugurazione del settecentoseiesimo anno accademico della Sapienza è finita male. Anzi. La cerimonia si è chiusa subito dopo la prolusione del magnifico Rettore Luigi Frati. E si è chiusa con il Rettore che urla «fascisti» e gli studenti dell´Onda anomala che rispondono «buffone, buffone». Eppure Luigi Frati non è stato tenero con il governo: «Spero che Tremonti allenti i quattrini perché i tagli previsti per il 2010 sono un dramma per tutta l´università, se vuol risparmiare tagli da qualche altra parte e non rompa le palle a me».
La giornata di mobilitazione degli studenti, una giornata di protesta contro i tagli all´università e a favore della sicurezza delle strutture all´interno delle scuole e degli atenei, ha preso una piega ben diversa dal programma annunciato. L´idea originale era quella di cinque cortei di studenti medi e universitari che avrebbero dovuto confluire e puntare sul ministero della Pubblica Istruzione. Invece il concentramento a piazza della Repubblica degli studenti delle superiori si è sciolto, complice la pioggia battente ed il vento gelido, dopo la presa d´atto che l´adesione si era risolta in un mezzo insuccesso. Nel frattempo un centinaio di giovani del liceo classico Visconti, approfittando del fatto che la loro scuola è a poche centinaia di metri dalla residenza romana del premier, hanno circondato Palazzo Grazioli gridando «vergogna, buffone». L´oggetto della loro protesta la tragedia del liceo di Rivoli e il successivo commento del presidente del consiglio: «Le sue sono state parole gravi - affermano gli studenti - che hanno ridotto vergognosamente a fatalità quello che invece è stata la conseguenza tragica di anni di tagli alla spesa sociale del Paese».
Nel frattempo gli universitari della Sapienza decidono di cambiare programma. Niente corteo. Meglio «partecipare» all´inaugurazione dell´anno accademico. La sicurezza del rettorato spranga gli accessi, ma gli studenti «scoprono» un´entrata secondaria, dimenticata sotto i ponteggi. Irrompono dell´Aula Magna all´improvviso aprono uno striscione «che di tagli non si muoia più» ed avvolgono il palco dove siedono il rettore ed i presidi delle facoltà. Poi l´alterco con il magnifico Luigi Frati, avvolto nel manto di ermellino, che abbandona velocemente l´Aula Magna non prima di aver accusato gli studenti: «il vostro comportamento non è democratico». L´inaugurazione dell´anno accademico è finita. Gli studenti lasciano il rettorato, si concentrano a piazza della Minerva ed escono dalla Sapienza in corteo. Qualcuno propone di bloccare la Tangenziale, poi il buon senso prevale, ed il lungo serpente umano torna all´interno della Sapienza, con alla testa lo striscione «Non pagheremo la vostra crisi».
Duro il commento di Guido Fabiani, rettore di Roma Tre: «Non è stato uno spettacolo piacevole, gli studenti hanno diritto di esprimere le loro idee ma non in alcuni momenti, quando l´università dovrebbe essere rispettata. Per portare avanti la protesta quello che ci serve è un movimento studentesco maturo». Nelle stesse ore gli universitari dell´Onda a Torino hanno fatto irruzione nel centro congressi Torino Incontra, dove il sindaco Chiamparino stava discutendo sul futuro della città. Gli studenti hanno superato lo sbarramento della polizia ed hanno letto un documento sui motivi della protesta universitaria.