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Repubblica-"Sacrifici ai bimbi? È incivile"

L'INTERVISTA Il preside Mercuri: i genitori vorrebbero tenere i figli a tavola mentre gli altri mangiano "Sacrifici ai bimbi? È incivile" "Nel pomeriggio questi poveri...

11/10/2005
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la Repubblica

L'INTERVISTA
Il preside Mercuri: i genitori vorrebbero tenere i figli a tavola mentre gli altri mangiano
"Sacrifici ai bimbi? È incivile"
"Nel pomeriggio questi poveri scolari sono stanchi, non rendono più e si addormentano"
"È solo un intervento educativo: qui arrivano allievi da via Quaranta, si fanno corsi di arabo"


"È inconcepibile che la religione, qualunque essa sia, provochi sacrifici così grossi per bambini di 8, 9 anni. Siamo di fronte a un sacrificio che io, come padre e come uomo di scuola, non posso sopportare". Il professore Romano Mercuri, preside dell'istituto comprensivo Cadorna, oltre mille studenti divisi in tre istituti, non ha dubbi. "È una situazione inaccettabile. Per questo ho fatto una circolare con cui invito i genitori a riprendersi i bambini alle 12.30 e a riportarli a scuola più tardi".
Preside, quanti bambini si trovano in questa situazione?
"Ho individuato sei casi, in terza e quarta A, ma sono di più. Nella mia scuola ci sono quasi 1200 studenti. È il primo anno che il Ramadan causa questi problemi.".
Ha parlato con i genitori dei bambini?
"Loro sostengono che non mangiare e rimanere a tavola a guardare i loro compagni che consumano il pranzo è un modo per capire cos'è il sacrificio. Ma io non posso accettare che questi poveri bambini siano sottoposti a un doppio disagio: psicologico e fisico. Le maestre dicono che nel pomeriggio sono stanchi, non rendono più, quasi si addormentano".
Per questo ha chiesto alle famiglie di riportarli a casa per la pausa.
"Il mio intervento ha un puro scopo educativo. Vorrei che non si facesse alcuna polemica. Da noi si fanno i corsi di arabo, e le ore di religione sono momenti di confronto. In questi giorni abbiamo accolto anche quattro ragazzi di via Quaranta che si stanno integrando".
Le famiglie vengono a riprendersi i figli per il pranzo?
"Purtroppo solo un paio. Gli altri bambini sono rimasti a scuola. Io li ho portati fuori dal refettorio, in un corridoio. Restano fermi lì. Io sono responsabile della loro sicurezza. Dopo il pranzo, di circa quaranta minuti, sono tornati a giocare con gli altri".
Cosa raccontano i bambini?
"Non parlano. Dicono soltanto: "La mamma vuole così. Devo rispettare il Ramadan". Ma imporre questo sacrificio a bambini così piccoli è un atto che considero incivile".
(s.d.r.)


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