Repubblica-ROma-Precari, anche oggi uffici aperti per accogliere la valanga di ricorsi

L'Ufficio scolastico: "Gli errori causati da una modifica del governo sulle graduatorie"
Precari, anche oggi uffici aperti per accogliere la valanga di ricorsi
LUCIO FAVA DEL PIANO

Insegnati precari ancora in fila, ieri mattina, per presentare ricorso contro le graduatorie di III fascia pubblicate l'11 agosto. Almeno 700 persone si sono presentate agli sportelli dell'Ufficio scolastico regionale in via Pianciani, mentre altri 600 circa hanno preferito trasmettere la loro documentazione via raccomandata, e-mail o fax.
Per affrontare il consistente afflusso di ricorrenti, l'Ufficio scolastico regionale resta aperto anche oggi, dalle 8.30 alle 13. Il termine ultimo per la presentazione dei ricorsi è fissato per lunedì prossimo, chiusura degli uffici prevista per le 13. Mobilitato tutto il personale disponibile, circa l'80 per cento degli addetti è ancora in servizio in questi giorni. Secondo lo stesso Usr, disagi ed errori sarebbero da imputare a una modifica introdotta dal governo lo scorso 27 luglio; modifica che prevede una valutazione doppia per il servizio prestato in montagna e nelle isole, e che è andata a impattare le graduatorie che già erano state compilate.
La fibrillazione generale, con i tanti che hanno deciso di presentare ricorso anche per errori di entità marginale, nasce dalla speranza di poter rientrare nelle prossime 892 assunzioni, per le quali è stato appena deciso lo sblocco. Così in molti hanno deciso di presentare ricorso per sentirsi più tranquilli. È il caso di Chiara Raponi, 25 anni e qualche supplenza nelle materne, che spiega: "Credo di aver avuto un punto in meno nella graduatoria, per sicurezza ho presentato il ricorso. Con questi errori - continua la giovane insegnante - hanno messo ancora più in crisi il sistema scolastico, già di per sé abbastanza disastrato". "Un'ora di fila per restare nell'incertezza del responso fino alla fine di agosto" è invece il commento di Carmela Signorelli, insegnate di scienze. Incertezza che sembra essere il tratto comune e più frequente nei commenti di tutti i docenti precari.