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Repubblica-Roma-Petizioni, assemblee e una maratona la protesta anti-Moratti continua

Si moltiplicano le iniziative. L'ultima incertezza riguarda le medie a indirizzo musicale e bilingue Petizioni, assemblee e una maratona la protesta anti-Moratti continua "Il ...

17/02/2004
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la Repubblica

Si moltiplicano le iniziative. L'ultima incertezza riguarda le medie a indirizzo musicale e bilingue
Petizioni, assemblee e una maratona la protesta anti-Moratti continua
"Il 28 faremo sfilare i nostri bimbi in tuta, come in una gara, così non ci accuseranno"
BEATRICE RUTILONI


Azione di resistenza civile. È così che dopo i cortei, le occupazioni, le manifestazioni e i sit-in le scuole continueranno a contrastare la riforma Moratti, divenuta legge da quasi un anno e ancora inedita sulla Gazzetta Ufficiale.
È una delle tante incertezze che il mondo scolastico riconosce nel futuro annunciato dai decreti attuativi della legge. La più recente preoccupazione riguarda le scuole medie: bilinguismo e indirizzo musicale, in particolare. Proprio queste ultime scuole, che solo a Roma sono una cinquantina, circa 80 in tutto il Lazio, rischiano di venire cancellate dalla riforma: "L'indirizzo musicale è di fatto relegato a materia opzionale - spiega Annalisa Spadolini, responsabile del coordinamento nazionale delle scuole musicali (COM), 1.400 docenti iscritti su una popolazione totale di 2000 - dopo una sperimentazione durata venti anni siamo stati ricondotti a ordinamento nel 1999 con un decreto firmato da Berlinguer: la riforma Moratti annulla tutto questo. La nostra disciplina diventerà un'attività facoltativa". Risultato: qualche scuola, come la media "musicale" Col di Lana in Prati ha già iniziato a smantellare sezioni e le previsioni rientrano nel più generale timore di "divisioni tra scuole di serie A e B - dice Mimmo Rossi della Cgil scuola del Lazio - che formeranno individui destinati a vite diverse. Anche il bilinguismo porterà il suo conto, è una questione matematica: se il monte ore verrà ridotto da 33 a 27 ore settimanali e studiare due lingue sarà obbligatorio, si dovrà rinunciare a un'ora di storia o magari di lettere".
Domande, quasi sempre senza la certezza di una risposta, al più con una risposta che cambia dalla legge scritta alla dichiarazione televisiva. Il coordinamento romano in difesa della scuola pubblica (coordinamentodifesascuolapubblica.it), collettivo che prende vita dai comitati dei singoli municipi o dalle scuole stesse, annuncia una serie di iniziative: "Dal 18 febbraio nelle scuole elementari e medie della città sarà fatta girare una petizione - spiega Mimma Miani, responsabile del coordinamento - inviteremo i genitori a firmare una richiesta di garanzie sul tempo pieno da indirizzare ai dirigenti scolastici". Un modo per far capire a chi dirige le scuole che la riforma può variare molto nella sua applicazione, tenendo conto delle esigenze delle famiglie. "La seconda iniziativa è un'assemblea pubblica, che avrà luogo il 24 febbraio alle 17 al secondo piano del Lungotevere dei Cenci 5 - prosegue la Miani - infine sabato 28 febbraio il Coordinamento aderisce alla manifestazione nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil. Si tratterà di una "Maratona per la scuola pubblica": abbiamo deciso di utilizzare la formula della manifestazione sportiva per non dar modo ai politici di maggioranza di lanciarci accuse inutili". I bambini sfileranno in tuta da ginnastica e con il pettorale al collo, per non essere "strumentalizzati".


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