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Repubblica-ROma-Maturità, prova "impossibile"

Gli studenti ieri si sono misurati con l'impegno più gravoso: 8 risposte scritte. "Forse mi sono rovinata la media" Maturità, prova "impossibile" Quiz diversi per ogni istituto, dal...

22/06/2004
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la Repubblica

Gli studenti ieri si sono misurati con l'impegno più gravoso: 8 risposte scritte. "Forse mi sono rovinata la media"
Maturità, prova "impossibile"
Quiz diversi per ogni istituto, dal greco alla fisica
"Non siamo in grado di sintetizzare in otto-dieci righe interi capitoli di un libro"
"Una prova inutile, una ripetizione che non serve e che ci provoca solo ulteriore stress"
BEATRICE RUTILONI


"Terza prova: ovvero come mandare in fumo il lavoro di cinque anni". Titola così la sua mail una studentessa che si firma "Delusa", sul forum di Studenti.it. Le rispondono con parole in carne ed ossa un gruppo di maturandi del liceo "Luciano Manara", in via di villa Pamphili a Monteverde: "E' una prova impossibile quella dei quiz, che crea panico e getta in uno stato di insicurezza - spiega Maria Gammino - non è possibile rispondere a otto domande, molte delle quali sono a loro volta doppie, in due ore di tempo; inoltre ci sono materie, come filosofia o fisica, in cui è davvero difficile essere sintetici".
Sintesi e schemi sono riusciti a farne all'impronta, però, appena usciti dall'ultimo esame scritto della maturità: "Prima di tutto non siamo in grado di sintetizzare in otto-dieci righe interi capitoli di libro - spiega Silvia Nucci, anche lei del Manara - poi c'è il fattore ansia, dovuto prima di tutto al tempo, che è troppo poco e anche al fatto che non si può scrivere in brutta e poi ricopiare, quindi bisogna avere tutto chiaro in testa; senza contare che esce sempre la domanda che non sai....". Per questo molti studenti hanno paura di essersi rovinati la media: "Ho la media del 9 e mezzo, ma in questa prova non ho risposto in inglese - scrive Azzurra a Studenti.it - ero preparatissima, ma ho avuto un vuoto".
Ci saranno anche dei lati positivi: " Sì, quello di farti ripassare tutto il programma - spiega Alessandra de Biase, del liceo classico Tasso - anche se poi, per gli orali, bisogna riprendere in mano di nuovo letteratura greca e italiano: c'è da dire che per noi del classico la terza prova è un disastro anche "etico", per così dire. Ci insegnano per cinque anni come parlare e come scrivere e poi dobbiamo dimenticare tutto in nome della sintesi...". Meglio, infatti, è andata negli istituti tecnici e nelle scuole paritarie, dove è stata più utilizzata la tipologia del quiz, con le crocette, proprio come in tv: "Non è stata una prova molto difficile - è Mattia Piretti del tecnico commerciale "Federico Caffè" a parlare - avevamo due domande e quattro quiz per ogni materia: diritto, scienza delle finanze, inglese e geografia", e Veronica Panfili, del Visconti "privato" di Monteverde: "Noi avevamo solo quiz...", fa in tempo a dire mentre un gruppo di colleghe del Manara la copre di un sonoro "Beata te!", tra l'invidia e la condiscendenza. Poco distante in via Fonteiana, stanno uscendo gli studenti del liceo scientifico Morgagni: "Due domande per quattro materie in due ore di tempo e massimo otto righe di spazio - dice tutto d'un fiato Miriam Donnini - è una prova inutile, una ripetizione che non serve e che ci provoca solo ulteriore stress"; a pensarla allo stesso modo anche un professore: "Così com'è strutturato l'esame di maturità non ha nessun senso - dice Gabriele Montanari, che insegna storia e filosofia al Manara - la verità è che bisognerebbe reinventarlo: perché, ad esempio, bisogna fare due volte gli scrutini? In fondo queste sono prove che non possono modificare più di tanto cinque anni di carriera scolastica: anche se è andata male, pensiamo a un vuoto, non al poco studio".
Le domande erano diverse da classe a classe in ogni istituto, eccone qualche esempio: per il classico il tema delle "Metamorfosi" e le tragedie di Seneca, in latino, Schopenhauer e Nietzsche in filosofia, vulcanismo effusivo e tettonica delle placche in scienze e prima legge di Ohm in fisica, allo scientifico sono uscite tra le altre domande di storia sul passaggio dal governo liberale alla dittatura di Mussolini, per arte la metafisica e il surrealismo, per fisica un piccolo problema da risolvere e per inglese le opere di Wilde e Beckett. Tutto in otto righe.


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