Repubblica: Roma, la Gelmini fischiata al liceo
Ma io non mi fermo. Anzi, adesso cambierò anche la scuola media"
Urla e slogan al Newton
Precari e studenti contro il ministro. La polizia identifica i contestatori, è polemica
Il Pd: assurdo l´intervento degli agenti in borghese per un pacifico atto di dissenso
ROMA - Prima la contestazione al grido di "vergogna" poi sono partiti i fischi, tanto forti da riuscire a zittirla: per il ministro dell´Istruzione, Mariastella Gelmini, lunghi momenti di tensione davanti all´affollata platea riunita nell´aula magna del liceo scientifico romano Isacco Newton per la presentazione del libro di Giovanni Floris "La fabbrica degli ignoranti" presente l´ex ministro dell´Interno Giuliano Amato. Protesta che ha avuto un sorprendente risvolto: alcuni agenti in borghese hanno immediatamente individuato e identificato chi fischiava invitandoli poi cortesemente ad allontanarsi. «Quando è arrivata la Gelmini ero con altri colleghi, le ho detto "vergogna", "fateci lavorare". Subito dopo due agenti in borghese, gentili, ci hanno chiesto i documenti e glieli abbiamo dati - racconta E. W., insegnante precario aderente ai Cobas - Colleghi che conosco mi hanno raccontato che, in sala, anche a loro sono stati chiesti i documenti dopo che avevano interrotto l´intervento del ministro per esprimere il proprio dissenso. Mi pare un´esagerazione». Eppure alla guida della pacifica contestazione c´erano gli insegnanti precari presenti in aula, tutti appartenenti ai coordinamenti sorti in questi giorni per fermare i tagli di cattedre varati dal ministro Berlusconi. Per la Gelmini un attacco frontale che lei ha subito respinto: «Non voglio essere corresponsabile sul numero dei precari, denuncio una situazione che non ho creato io perché sono qua da tre mesi. La situazione è grave, occorre un intervento deciso». |