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Repubblica-Roma-In corteo contro la riforma Moratti

Pagina II - Roma Ieri prove di manifestazione all'università e tra gli studenti medi. Lo slogan: "Il nostro tempo è qui, comincia adesso" In corteo contro la riforma Moratti ...

25/10/2005
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la Repubblica

Pagina II - Roma
Ieri prove di manifestazione all'università e tra gli studenti medi. Lo slogan: "Il nostro tempo è qui, comincia adesso"
In corteo contro la riforma Moratti
Da piazza Esedra a piazza Navona, centro a rischio paralisi
Le statue di Galileo e Milton con un cartello: "Sai che ti dico, io emigro"
TEA MAISTO


Marco Occhipinti
Traffico a rischio paralisi in centro per il corteo studentesco che alle 9 partirà da piazza della Repubblica diretto a piazza Navona. Molte linee di bus dell'Atac subiranno variazioni di percorso.
"Il nostro tempo è qui. Comincia adesso", così recita l'enorme striscione giallo e nero della Sapienza occupata, che aprirà la manifestazione nazionale di oggi contro la riforma Moratti. Lo hanno realizzato sei giovani, ieri, nella città universitaria, dopo averne deciso il testo tutti insieme all'assemblea inter facoltà. "Anche per dire - spiega Giovanni Ricco, studente di fisica, la prima facoltà ad occupare e oggi quartier generale della protesta - che la nostra battaglia non si fermerà adesso, ma proseguirà fin quando non saremo riusciti a ricostruire l'università come la vogliamo noi". "Guardate loro", e indica nell'atrio della facoltà le statue di Galileo e Milton, rivestite come fossero due studenti di oggi con sciarpe e berretti e un cartello con su scritto: "Sai che ti dico, io emigro" "Ecco noi ancora non ci siamo rassegnati a lasciare questo Paese e quindi siamo a qui lottare". Con questo spirito gli atenei romani stamattina guideranno il corteo nazionale che alle 9 partirà da piazza Esedra e sarà diretto, secondo le autorizzazioni della questura, a piazza Navona passando per corso Vittorio Emanuele. In verità gli studenti avevano chiesto di arrivare fino a Montecitorio, visto che proprio oggi è in votazione alla Camera il disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti universitari. Ma la questura ha negato l'autorizzazione e alla Sapienza non l'hanno presa affatto bene: "È assurdo che in Italia - denuncia Francesco Raparelli, di Filosofia - sia negata la possibilità di esprimere pacificamente il proprio dissenso davanti all'istituzione in cui a colpi di fiducia si cerca di imporre una riforma che, oltre a scontentare tutti tra docenti, ricercatori e studenti, ha anche ricevuto il parere di incostituzionalità dalla commissione Affari costituzionali".
Con gli universitari ci saranno docenti e ricercatori, che il 10 ottobre avevano indetto una settimana di blocco della didattica, e gli studenti medi, che si sono dati appuntamento alle 9 a piazza Barberini per arrivare alle 10 in piazza Esedra. Ci sarà l'Uds, Unione degli studenti medi, con delegazioni da tutta Italia, insieme ai collettivi autoorganizzati delle numerose scuole occupate o in agitazione. Non si è arrestata nemmeno ieri, infatti, la protesta. Dopo l'occupazione chiusa domenica, il classico Albertelli ha scelto l'autogestione. All'istituto Colonna, dopo la protesta di sabato, si è votato per la cogestione. "Chi vorrà, potrà fare lezione con i docenti", spiega Gabriele. Mercoledì sarà la volta del Virgilio. E del Tasso: "I ragazzi saranno in cogestione fino a domenica", spiega il preside Mario Rusconi. "Domenica pranzeremo qui insieme e sistemeremo l'aula studenti". Sempre ieri, corso sulla riforma Moratti davanti allo scientifico Righi e assemblea all'istituto Democrito.


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