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Repubblica-Roma-Il grande "no" alla Moratti tutti in sit-in a Montecitorio

Il grande "no" alla Moratti tutti in sit-in a Montecitorio Molte mamme e maestre hanno protestato contro "la fine della scuola" per i figli, soprattutto se disabili: "Non avranno mai...

21/01/2004
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la Repubblica

Il grande "no" alla Moratti tutti in sit-in a Montecitorio
Molte mamme e maestre hanno protestato contro "la fine della scuola" per i figli, soprattutto se disabili: "Non avranno mai più un futuro"
E oggi, dalle 15, comincia la lunga veglia: in piazza ad oltranza finché "il ministro non capisce che sull'istruzione non si passa"
BEATRICE RUTILONI


C'è una madre tra le madri del VII circolo Montessori, la scuola che ha organizzato il sit in ieri mattina davanti alla sede della Camera in piazza Montecitorio: tra duecento voci di donne che scandiscono slogan contro la riforma Moratti, che a pochi metri da loro è oggetto di discussione in commissione parlamentare, quella di Anita de Cesaris, mamma di tre bambini è la più forte: "Tempo pieno non è tempo perso vogliamo il ritiro del decreto. Continueremo la protesta a oltranza". Ha un motivo in più, Anita per gridare queste cose, si chiama Federico, è suo figlio ed ha solo quattro anni. "Federico è affetto dalla sindrome di Down - spiega la mamma - e io sono indignata con questo governo che vorrebbe una riforma della scuola dove bambini come il mio non hanno futuro. Adesso sono contentissima del lavoro che abbiamo svolto con le maestre. Mio figlio è integrato in classe, parla, disegna, lavora e gioca con gli altri. In classe solo diciassette alunni, e domani? Come posso pensare che verrà seguito altrettanto bene in una classe di trenta bambini con il maestro unico?".
Ci sono moltissimi genitori al sit-in che hanno chiesto un permesso dal lavoro per portare la protesta a Montecitorio, sempre insieme ai bambini "anche se ci accusano di averli strumentalizzati - precisa Claudia Maluzzi, mamma di una bambina iscritta alla elementare XXV aprile - siamo stanchi di essere manovrati e vogliamo che i nostri figli imparino a difendersi. E' diritto di un genitore tutelare il proprio figlio, aprire i suoi occhi al mondo, e per questo veniamo criminalizzati. Il governo, invece, che diritto ha di prendere in giro la gente?". Condividono Donatella e Carla, biologa l'una, impiegata di Trenitalia la seconda, tre bambini a testa iscritti alla Montessori: "La Moratti pensa che non abbiamo capito la riforma, che stiamo qui a protestare per ignoranza, crede che basti fornire rassicurazioni televisive per farci andare a letto la sera tranquilli. Eppure dovrebbe rendersi conto che è la prima volta che le famiglie scendono compatte in piazza per difendere il modello italiano di scuola elementare, tra i primi al mondo per qualità".
Pietro Maffi, XXV aprile, Montessori, Grottarossa, 178mo circolo didattico, 139mo circolo e molte altre scuole della capitale, che si riuniscono nel coordinamento romano in difesa della scuola pubblica e si danno ancora appuntamento oggi pomeriggio a partire dalle 15 per la "Veglia per la scuola pubblica": "Saremo ancora a Montecitorio - annuncia Mimma Alfonzo Miani, del coordinamento romano - per una veglia che andrà avanti fino a sera, quando la commissione avrà sciolto la seduta e dato il parere sul decreto. Poi, lunedì, ci sarà in Provincia un'assemblea di tutti i coordinamenti scolastici".

Le lettere pubblicate in pagina sono state inviate via e-mail dagli alunni della IV B della scuola elementare Leopardi al ministro Letizia Moratti.


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