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Repubblica-Riforma docenti subito al voto,le università sul piede di guerra

Il governo decide di portare direttamente in aula il decreto sullo stato giuridico. Manifestazione il 28. L'opposizione: "Un colpo di mano della Moratti" Riforma docenti subito al voto le universi...

23/09/2005
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la Repubblica

Il governo decide di portare direttamente in aula il decreto sullo stato giuridico. Manifestazione il 28. L'opposizione: "Un colpo di mano della Moratti"

Riforma docenti subito al voto
le università sul piede di guerra

Era stato respinto dagli organismi ufficiali di 64 dei 72 atenei italiani. Ha provocato proteste a raffica in tutto il mondo della docenza. Ultimo, due giorni fa, l'insistito appello del presedente dei rettori, Piero Tosi, durante la sua relazione annuale a considerare l'allarmante stato della ricerca e dei ricercatori e a modificare la legge. Appelli e proteste cadute nel vuoto: il governo ha deciso di portare direttamente in aula al Senato il decreto sulla riforma dello stato giuridico dei docenti universitari con l'obiettivo di poterlo discutere e votare già fra cinque giorni.

Ed è esplosa la protesta. Le organizzazioni della docenza hanno indetto per il 28 settembre una manifestazione nazionale a Roma davanti al Senato e per il giorno precedente invitano docenti, precari e studenti a tenere assemblee negli atenei e a occupare ancora una volta simbolicamente i rettorati.
"La materia oggetto del ddl - dicono i docenti - è particolarmente delicata in quanto ha rilievo costituzionale, sia per i profili della libertà didattica e scientifica che contraddistingue l'insegnamento universitario, sia in relazione al principio di autonomia degli Atenei, al quale questa libertà è strettamente connessa. Denunciamo di fronte al Paese il clima di confusione e di scollamento nel quale si apre questo assurdo dibattito parlamentare

Di "colpo di mano della Moratti" parlano tutti i rappresentanti dell'Unione. "Il governo e la sua maggioranza strappano così alla Commissione istruzione il Disegno di legge delega sulla docenza dell'università negando la possibilità di un necessario approfondimento e di una modifica del testo. E questo proprio dopo che l'Università italiana, attraverso l'assemblea della Crui, ha parlato al Paese dicendosi in disaccordo con le proposte del Ministro. Ormai - incalzano i senatori - non c'è più pudore. Pur di inaugurare la sua candidatura a sindaco di Milano la Moratti vuole il trofeo di una legge comunque approvata, anche se sbagliata, contraddittoria, priva di respiro e di risorse".
(22 settembre 2005


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