Repubblica-Ricercatori in assemblea contro la Moratti
In trecento all'Alma Mater sul riordino dello stato giuridico e il reclutamento Ricercatori in assemblea contro la Moratti ...
In trecento all'Alma Mater sul riordino dello stato giuridico e il reclutamento
Ricercatori in assemblea contro la Moratti
"SIAMO all'Università humboldtiana, solo per maschi e ricchi". Non è solo una battuta quella di Ivano Dionigi, coordinatore del Collegio dei direttori dei Dipartimenti. E' il segnale del dissenso che cresce anche all'Alma Mater contro il disegno di legge Moratti sul riordino dello stato giuridico e del reclutamento degli universitari. Quasi trecento persone hanno affollato ieri l'aula magna della Facoltà di Scienze della Formazione. Molti i giovani ricercatori arrabbiati, sconfortati, il prorettore Walter Tega, l'ex presidente della Crui Luciano Modica, i rappresentanti dei sindacati (Cgil e Cnu), umanisti e scienziati uniti nel contrastare la riforma. Al punto che l'assemblea ha deciso di chiedere al rettore e al senato accademico di organizzare una giornata di riflessione in Santa Lucia, con il blocco delle attività didattiche. Un segnale forte in vista della manifestazione a Roma il 17 febbraio. Già in mattinata il senato aveva approvato il documento di protesta diffuso dalla Conferenza dei rettori, rendendolo più pesante nella critica all'abolizione del ruolo dei ricercatori. "Non solo - spiega il preside di Lettere Giuseppe Sassatelli - abbiamo voluto rimarcare anche il fatto che i costi del reclutamento vengono fatti ricadere sull'autonomia universitaria". Nel documento si esprime "forte contrarietà e netto dissenso" rispetto al metodo. "E' un forte attacco all'autonomia universitaria", si legge. Un obiettivo la legge delega della Moratti l'ha raggiunto: far riunire in assemblea così tanti docenti, "era da anni che non accadeva", commenta Antonio Genovese. "E' una mobilitazione sentita di tutte le Facoltà".
(il. ve.)