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Repubblica: "Quest´anno un calvario per la scuola nuove regole"

Fioroni: licenziare i docenti condannati

26/04/2006
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la Repubblica

L´INTERVISTA
Il ministro delle Pubblica istruzione: ddl alla Camera la prossima settimana

E´ stato un periodo di profonda sofferenza Per questo a dicembre ho deciso di mettere mano alle norme che disciplinano i comportamenti
Gli episodi di Rignano Flaminio mi lasciano sgomento e addolorato Se le accuse dovessero essere confermate proverei orrore e rabbia
MARIO REGGIO

ROMA - «È stato un anno di profonda sofferenza, un calvario, una via crucis che non ci ha risparmiato nulla. In questo anno sono accaduti molti episodi gravi e incresciosi. Ecco perché il 19 dicembre del 2006 ho deciso di mettere mano alle regole che disciplinano i comportamenti all´interno delle scuole».
Come?
«La legislazione scolastica è conosciuta da pochi anche se tutti ne parlano, e spesso a sproposito. Dal ‘96 è entrata in vigore la legge che sancisce l´autonomia scolastica e la modifica del Titolo V l´ha resa costituzionalmente vincolante. La competenza sulle sanzioni, quindi, spetta al direttore scolastico, al collegio dei docenti, al direttore scolastico regionale. Inoltre è previsto un parere obbligatorio e vincolante del Consiglio scolastico provinciale per il personale di materne, elementari e medie e del Consiglio superiore dell´Istruzione per le superiori. Chiarito questo ho deciso di prendere in mano la situazione perché i provvedimenti devono rispettare tre principi: rigore, efficienza e tempestività, altrimenti le poche mele marce possono rovinare la scuola».
Quali sono i provvedimenti?
«Dalla prossima settimana la Commissione cultura della Camera esaminerà il disegno di legge "Norme urgenti in materia di Pubblica Istruzione" all´interno del quale ho chiesto si metta mano alle modifiche delle sanzioni disciplinari. Una serie di novità che riguarderanno i comportamenti da tenere nei casi di personale sottoposto a indagine per reati gravi e gravissimi tra i quali la pedofilia. In primo luogo l´applicazione automatica della sospensione cautelare. Nel caso in cui, come a Rignano Flaminio, le indagini fossero secretate, a disporre la sospensione dovrà essere la magistratura, l´unica che conosce gli atti oggetto dell´inchiesta».
Il secondo provvedimento?
«A seguito di una condanna con l´interdizione perpetua dai pubblici uffici scatta d´ufficio il licenziamento del personale scolastico. Eliminando le pastoie burocratiche che oggi fanno passare molto tempo prima che il provvedimento diventi esecutivo».
Il caso di Rignano Flaminio ha scosso l´opinione pubblica.
«Sono sgomento e addolorato. Se le accuse venissero confermate proverei orrore. Ma proprio in virtù dell´impegno, della dedizione, della disponibilità di chi lavora nell´altra scuola, proverei rabbia. La scuola italiana è l´altra, non quella che finisce sulle prime pagine dei giornali, è quella dove, come ho visto ieri per la festa del 25 aprile ci sono insegnanti, anche in pensione, che si impegnano oltre l´orario di lavoro per aiutare i giovani che vivono la scuola con disagio. È fondamentale che l´insegnante oltre che conoscere sia in grado di riconoscere il disagio degli studenti, la solitudine dei deboli e vigilare perché la dignità della persona umana sia elemento fondante della comunità scolastica».
Un anno da ministro. Un anno difficile?
«La forza che esprime la scuola "vera" mi permette di essere ottimista, anche se le difficoltà sono tante. La scuola dell´autonomia ha bisogno di regole, ma anche di consapevole responsabilità e mai deve prevalere il principio del "me ne frego". La scuola italiana non ha bisogno di un ministro sceriffo, ma chi non rispetta le regole deve pagarne le conseguenze».


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