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Repubblica-Protesta e sconcerto degli insegnanti di Storia sulla didattica

IL CASO Protesta e sconcerto degli insegnanti di Storia sulla didattica "Un colpo di spugna sull'antico e il 1900 spiegato in pillole" ROMA - Polemiche, dibattiti e proteste per i...

29/09/2004
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la Repubblica

IL CASO
Protesta e sconcerto degli insegnanti di Storia sulla didattica
"Un colpo di spugna sull'antico e il 1900 spiegato in pillole"

ROMA - Polemiche, dibattiti e proteste per i nuovi programmi. Da quest'anno la Storia sarà divisa in due: alla primaria spetterà lo studio dell'epoca antica mentre nella secondaria di primo grado i programmi partiranno dal Medioevo, una scelta che va tra l'altro, secondo gli insegnanti, a scapito del Novecento. "Ai tradizionali problemi dell'insegnamento della Storia - il tempo, i contenuti, i ragazzi che non s'interessano - se ne sono ora aggiunti altri: la riduzione delle ore, la scomparsa della storia antica dalle medie e la questione del Novecento", spiega Antonio Brusa, docente di Storia. "Pochi calcoli: al momento un insegnante di III media ha a disposizione 50 ore alle quali aggiunge 30 di educazione civica, dovrebbero servire a spiegare bene il 1900, ora invece con la riforma l'insegnante avrà meno di 50 ore annuali e non potrà disporre delle riserve dell'Educazione civica, meno ore dunque e per giunta il compito di trattare non uno ma ben due secoli in unico anno. In 15/25 ore si dovranno spiegare le due guerre mondiali, la società di massa, il secondo dopoguerra...". Una direttiva sullo studio del Novecento fu emanata dall'ex ministro Berlinguer nel '96 sull'onda di un fatto: una studentessa in un programma tv confessò di non sapere chi fosse Badoglio, da allora fu sollecitato lo studio del Novecento.
Programmi di Storia con molte novità e molte proteste come quelle che si possono leggere nei forum di docenti e nei siti che si occupano di scuola. "Noi insegnanti di Lettere riteniamo che l'eliminazione dello studio della storia antica dai programmi sia un gravissimo errore didattico e pedagogico", si legge su Orizzontescuola.it. "Innanzitutto perché la storia antica viene affrontata in terza elementare, quando i bambini si affacciano, per la prima volta nella loro vita scolastica allo studio vero e proprio della Storia, poi, dopo questa "iniziazione" i nostri allievi, secondo la riforma Moratti, riprenderanno lo studio della storia antica in prima superiore. Ci domandiamo: dove va a finire la gradualità dell'apprendimento?".
(m.c.)


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