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Repubblica-Pronto lo sciopero generale

I sindacati bocciano il piano del governo e vanno allo scontro su contratto statali Pronto lo sciopero generale Cgil, Cisl e Uil: lunedì decideremo le modalità inasco...

20/05/2005
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la Repubblica

I sindacati bocciano il piano del governo e vanno allo scontro su contratto statali
Pronto lo sciopero generale
Cgil, Cisl e Uil: lunedì decideremo le modalità
inascoltati Siamo stati inascoltati da questo governo per anni e anni


ROMA - Lunedì prossimo Cgil, Cisl e Uil stabiliranno le modalità dello sciopero generale contro il governo. La decisione è stata presa ieri sera dalle tre segreterie unitarie che si sono riunite subito dopo l'incontro a Palazzo Chigi. Non avendo ricevuto risposte sul rinnovo del contratto del pubblico impiego, i sindacati hanno optato per la mobilitazione che interesserà tutte le categorie. Si teme, infatti, che il blocco delle contrattazione possa estendersi anche al privato.
Già ieri sera la Cgil di Guglielmo Epifani ha spinto per una mobilitazione generale articolata, eventualmente, su base regionale e di categoria; posizione simile della Cisl di Savino Pezzotta; la Uil di Luigi Angetti (ieri assente perché impegnato in Egitto) è per concentrare le azioni in alcuni settori vitali (per esempio le dogane) che possano creare i disagi maggiori e anche più visibili. La decisione verrà presa lunedì. Di certo la mobilitazione non sarà breve e l'obiettivo è quello di creare il minor danno per i lavoratori.
Sui contratti pubblici il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha confermato la sua linea: no ad un aumento di 111 euro, e per superare "soglia 95" va messo in campo un piano di mobilità e di incremento della produttività e dell'efficienza del servizio. Governo e sindacati hanno comunque fissato la ripresa del negoziato per giovedì prossimo, 26 maggio.
I sindacati criticano anche l'impostazione di politica economica con la quale il governo intende affrontare la crisi. "L'intervento sull'Irap - ha detto il segretario generale della Cgil Epifani - arriva tardi, siamo stati inascoltati da anni e anni". Mentre Pezzotta ha paventato il rischio che il taglio dell'Irap possa compromettere il finanziamento del servizio sanitario.
Per una rapida decisione sull'Irap si è espresso il presidente della Confindustria Luca Cordero di Montezemolo il quale ha anche insistito perché l'intervento "sia fondato sull'esclusione del costo del lavoro dalla base imponibile, con un alleggerimento per tutti i contribuenti". "È essenziale - ha aggiunto Montezemolo - che l'alleggerimento operi sulla componente costo del lavoro dell'Irap, in maniera diretta e proporzionale, senza elementi discriminanti per le imprese industriali e la loro dimensione". Diverso il parere della Confcommercio di Sergio Billé: "Il taglio deve riguardare tutti i settori. Non si può agire solo sulla componente costo del lavoro".
(r.ma.)


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