Repubblica: "Prestiti fino a 6.000 euro per gli studenti meritevoli"
Il ministro Melandri: patto con le banche per concedere finanziamenti garantiti dal governo
Crediti erogati da fine febbraio Non servirà la firma dei genitori o la busta paga, basterà un attestato dell´Università che testimoni le capacità
Non è una paghetta, ma è un sistema per aiutare i giovani dai 18 ai 35 anni a pagarsi le tasse, l´affitto, un master o andare all´estero per l´Erasmus
LUISA GRION
ROMA - Un prestito agli studenti che se lo meritano: le banche anticipano, il governo garantisce. Fino a 6 mila euro versati sul suo conto senza che vi sia bisogno della firma di mamma e papà o di una copia dell´ultima busta paga: basterà presentare all´istituto un attestato dell´Università che dimostri la «capacità» del richiedente e anche il giovane nullatenente potrà passare all´incasso. Così prevede un Protocollo d´Intesa siglato fra Giovanna Melandri, ministro delle Politiche giovanili, e l´Abi, l´associazione delle banche, che oggi sarà presentato alla presenza di Prodi e di due leader di grandi istituti che hanno già accettato di partecipare al progetto: Alessandro Profumo dell´Unicredit e Pietro Modiano di Intesa San Paolo.
Ministro chi potrà chiedere il prestito e per fare cosa?
«Tutti gli studenti di età compresa fra i 18 e i 35 anni che abbiano la residenza italiana e i requisiti di merito richiesti: con quei soldi potranno pagare le tasse universitarie, partecipare finalmente all´Erasmus - un progetto importante che chiede però la possibilità per la famiglia di mantenere un figlio all´estero e che senza sostegni finisce con il tagliar fuori i ceti meno abbienti - pagarsi un master, comperare un computer o coprire parte delle spese di locazione».
Il tetto dei 35 anni non è esagerato per parlare ancora di studenti?
«Ha un suo motivo: l´accordo che presentiamo con l´Abi è solo il primo step di un progetto più ampio che l´anno prossimo dovrebbe prevedere finanziamenti all´auto-imprenditorialità. I 35 anni sono legati anche a quella possibilità».
Chi ha fissato i requisiti di merito?
«Noi in accordo con il ministero dell´Università: per aver accesso al credito, nelle sue varie modalità, sono previste tabelle precise».
Quando partiranno i prestiti e come funzionano?
«Tutto sarà possibile già dalla fine di febbraio: e contemporaneamente all´avvio del progetto apriremo un sito - www.diamoglicredito.it - dove gli studenti potranno accedere alle informazioni necessarie. Quanto al funzionamento, si prevede che il governo garantisca per lo studente e risponda per la metà dell´ammontare se lui non paga le rate. Dell´altra metà del credito risponderà la banca che, per la sua parte, potrà poi ricorrere a tutte le modalità previste per il recupero dell´insolvenza. Per la parte che ci riguarda il ministero aprirà un fondo di 33 milioni di euro in tre anni, ma i fondi effettivamente erogati saranno 660 milioni. Sia chiaro: parliamo di rate mensili che potranno essere rimborsate in 48 mesi e che al massimo raggiungeranno i 60 euro mensili: lo studente potrà coprirli facendo qualche lavoretto».
Quale sarà il tasso di prestito?
«Fisseremo un tetto massimo che sarà nettamente al di sotto di quello previsto per il prestito al consumo, e poi speriamo che le banche, in regime di concorrenza, abbassino le rate».
Un´altra emergenza che tocca i giovani è quella della casa. Cosa pensate di fare su quel fronte?
«Diverse cose sono già previste in Finanziaria, ma finanzieremo con 15 milioni di euro anche i progetti di co-housing, di convivenze, nelle grandi aree metropolitane».