FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3769443
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Plaermo-Le scuole snobbano Granata

Repubblica-Plaermo-Le scuole snobbano Granata

Via alle lezioni in anticipo rispetto al 30 settembre Primo giorno ufficiale di attività: dibattiti sui tempi dell'apertura e manifestazione dei precari al provveditorato Le scuole snobbano Granata...

03/09/2002
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Via alle lezioni in anticipo rispetto al 30 settembre Primo giorno ufficiale di attività: dibattiti sui tempi dell'apertura e manifestazione dei precari al provveditorato
Le scuole snobbano Granata

SALVO INTRAVAIA

L'avvio delle lezioni il 30 settembre non sembra riscuotere successo tra gli insegnanti. Ieri mattina, primo giorno ufficiale dell'anno scolastico, in diversi istituti si sono riuniti i Collegi dei docenti e hanno discusso del calendario: quando avviare le lezioni e quando terminarle. In qualche caso i professori hanno rinviato la decisione, in attesa dell'incontro di stamattina a Palazzo d'Orleans fra il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, il suo vice Giuseppe Castiglione, l'assessore alla Pubblica istruzione Fabio Granata, il direttore dell'ufficio scolastico regionale Michele Calascibetta e i nove provveditori dell'Isola. In altre scuole, invece, si è già deliberato. E ovunque in maniera difforme rispetto alle indicazioni dell'assessore.
La prima campanella suonerà il 12 settembre all'istituto d'arte Mario D'Aleo di Monreale, dove i docenti hanno stabilito un anticipo di ben 18 giorni sulla data d'inizio decretata da Granata. Si partirà quattro giorni dopo (il 16 settembre) all'istituto comprensivo Federico II, dove le lezioni termineranno il 12 giugno, e all'Itc Pareto. Stesso orientamento anche se il Collegio dei docenti si riunirà nei prossimi giorni al tecnico Duca degli Abruzzi e all'industriale Volta, dove l'inizio è previsto tra il 16 e il 20. Il 17 settembre sarà la volta dell'istituto alberghiero Paolo Borsellino e due giorni dopo (il 19 settembre) dell'elementare di San Lorenzo. Giovedì 20 via alle lezioni per gli studenti dell'istituto comprensivo Trieste di Lercara Friddi e per quelli dell'istituto tecnico per geometri Parlatore di Palermo. Anticipo di una settimana (il 23 settembre) anche per i bambini della direzione didattica Abba, per i ragazzi del tecnico per geometri Rutelli, e (il 24 settembre) per quelli della scuola media Vittorio Emanuele III.
Da ieri sono centinaia le telefonate che arrivano alle scuole da parte di alunni e genitori che chiedono lumi sull'inizio delle lezioni, mentre il direttore generale Calascibetta, con una lettera aperta, augura "buon lavoro" al personale della scuola, agli studenti e alle famiglie. E si dice convinto che "l'anno scolastico che sta per iniziare vedrà un raccordo sempre più stretto con il governo regionale affinché la scuola siciliana possa consolidarsi come modello di efficienza educativa nel panorama nazionale". E "la Regione assicura Cuffaro intende assolvere fino in fondo al proprio compito con la collaborazione di tutti".
Ieri mattina, intanto, prima protesta del nuovo anno scolastico. I supplenti inclusi nelle graduatorie permanenti di materie letterarie quest'anno superati dai più giovani docenti provenienti dalle scuole di specializzazione universitarie hanno manifestato davanti all'ingresso del Csa (l'ex provveditorato) in via Praga, per la mancata applicazione di due sentenze del Tar Lazio che danno loro ragione. Tra questi c'è chi ha famiglia e, dopo l'ingresso in graduatoria dei "sissini", è a spasso. "Dopo dieci anni di precariato - dice una di loro, Maria Allegra - mi ritrovo senza un lavoro. Ho girato per le scuole medie di paesi lontanissimi dalla città (Castellana Sicula, Polizzi Generosa, Petralia Soprana, Gangi, Cefalù, Termini Imerese, Santo Stefano di Camastra) ma ora allo Stato non servo più". E Maria Catena Coco, con un bambino di 11 mesi in braccio, tiene a puntualizzare che i precari storici non hanno nulla contro i "sissini". "Ma occorre tutelare i diritti acquisiti di chi ha lavorato nella scuola per anni e anni".
I precari scavalcati dai "sissini" hanno costituito un coordinamento che ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e che nei prossimi giorni andrà a bussare direttamente alla porta del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

SFOGLIALO IN ANTEPRIMA!