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Repubblica-PAlermno-Bocciati in prima elementare

I PROBLEMI DELL'ISTRUZIONE Boom di insuccessi negli istituti dell'obbligo. I risultati peggiori nei quartieri più disgregati, dal centro alla periferia Bocciati in prima elementare ...

02/11/2004
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la Repubblica

I PROBLEMI DELL'ISTRUZIONE
Boom di insuccessi negli istituti dell'obbligo. I risultati peggiori nei quartieri più disgregati, dal centro alla periferia
Bocciati in prima elementare
Allo Zen non ha passato l'anno un bambino su dieci
I dati raccolti dal ministero segnalano un raddoppio dei respinti nel giro di dodici mesi Sono sette volte di più della media nazionale
Stangate anche al Cep all'Albergheria e allo Sperone, tutti promossi nella Palermo "bene"
Il fenomeno aveva segnato un costante calo fino al 2002. Poi la brusca inversione
SALVO INTRAVAIA


Si impenna il numero dei bocciati nelle scuole elementari palermitane. In un solo anno gli scolari che non ce l'hanno fatta a superare lo scoglio della promozione sono quasi raddoppiati. Il preoccupante dato, che riguarda soprattutto le scuole di alcuni quartieri, è stato raccolto dal ministero dell'Istruzione su 304 elementari della provincia, il 99 per cento del totale.
È in città che si registra la maggior parte dei bocciati, soprattutto nelle prime classi. Negli anni scorsi, in provincia di Palermo, la dispersione scolastica (che comprende anche gli alunni che abbandonano gli studi a metà anno e gli "evasori", cioè coloro che non si presentano in classe), la cui voce più pesante è costituita proprio dai bocciati, era in costante diminuzione. L'anno scorso, invece, la tendenza si è improvvisamente invertita. Nel 2002-2003 l'incremento era stato di qualche decimo percentuale, l'anno scorso il vero e proprio boom. Dodici mesi fa l'Osservatorio regionale sul fenomeno della dispersione scolastica, diretto dallo psicologo Maurizio Gentile, aveva registrato meno di un bocciato su cento frequentanti. Quest'anno il numero si è impennato.
Il fenomeno riguarda soprattutto le scuole dei quartieri più svantaggiati della città, dove i maschietti, sin da piccoli, vengono utilizzati per piccoli lavori in nero, mentre le bambine sostituiscono le madri e badano ai fratellini più piccoli. E il confronto con gli indici medi nazionali, pubblicati un paio di mesi fa dal ministero dell'Istruzione, fa risaltare il problema in tutta la sua gravità. Nella provincia di Palermo il numero di alunni bocciati è sette volte più alto che nel resto d'Italia. Se si prendono in considerazione le sole scuole della città, il dato si amplifica ulteriormente. Ma ecco qualche esempio.
Nell'anno scolastico appena concluso, all'istituto comprensivo (di materna, elementare e media) Falcone, allo Zen, sono risultati bocciati ben 44 alunni di elementare e 48 di scuola media, su un totale di circa 800 alunni. Valori che sfiorano il 10 per cento alle elementari e il 20 alla media. Percentuali di bocciatura di gran lunga superiori a quelli palermitani anche all'elementare Crispi, nel quartiere Cep; alla Padre Puglisi, dipendente dalla direzione didattica Sperone; alla Nuccio di via Mongitore, all'Albergheria; all'istituto comprensivo Madre Teresa di Calcutta, in pieno centro storico; al comprensivo Di Vittorio, a Settecannoli.
Di bocciati non c'è traccia invece nelle elementari dei quartieri "bene" della città, come la Garzilli, la Tomaselli, la Monti Iblei e la De Gasperi. Meno drammatica rispetto allo scorso anno la situazione alla scuola media, dove i bocciati diminuiscono. Anche se il valore resta più che doppio rispetto alla media nazionale.


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