Repubblica: Oltre mille euro per il rientro in classe
Non solo libri, dai pullman alle mense ecco le voci più costose
il caro scuola
Abbiamo fatto i conti in tasca alle famiglie: ecco come quest´anno aumentano la spese Dagli istituti per l´infanzia alle superiori
i gadget Diari, zaini e tute griffate fanno lievitare il budget
i rimborsi Alle medie quelli per i testi scolastici spesso sono in ritardo
SALVO INTRAVAIA
ROMA - Fra una settimana, in diverse regioni italiane, gli istituti riapriranno i battenti e le famiglie sono già alle prese con la spesa scolastica. Ma quanto costa, oggi, mandare un figlio a scuola? "Repubblica" ha fatto un po´ di conti in tasca agli italiani scoprendo che quello dei libri di testo non è necessariamente il maggiore onere cui le famiglie andranno incontro. Un pasto a scuola e un pullman per accompagnare a scuola e riportare a casa i bambini fa schizzare i costi alle stelle. Coloro che possono permettersi il lusso di un nonno che accompagna il nipotino a scuola sono fortunati. Per mantenere un ragazzino di prima media a scuola bisogna essere disposti, in un solo anno, a sborsare anche 1.700 euro.
E non si parla di istituti di élite con chissà quali servizi: piscina, corsi di bridge o di yoga e insegnanti madrelingua. In una scuola pubblica se al costo dei libri di testo sommiamo quello del corredo scolastico, della refezione e dello scuolabus (entrambi comunali), mamme e papà possono ritrovarsi a spendere senza accorgersene quasi mille euro. Mediamente, secondo quanto ha calcolato "Repubblica", per la prima classe della scuola superiore, la spesa si aggira attorno agli 800 euro. Che, senza conteggiare la mensa e il trasferimento in classe, scendono a 400 per le secondarie di primo grado e a 250 per la scuola elementare. Mentre nella scuola dell´infanzia (la ex materna), dove la refezione scolastica è diffusissima (nel 90 per cento delle sezioni/classi), i costi lievitano attestandosi sui 450 euro.
Per dare una mazzata al budget familiare basta un attimo di disattenzione: basta farsi trascinare nell´acquisto di diario e zaino griffati o tuta e scarpe da ginnastica di marca. Se poi la permanenza a scuola si prolunga anche nelle ore pomeridiane, come si evince dalle tabelle, mamme e papà dovranno prevedere una spesa extra.
In questi giorni, le associazioni dei consumatori hanno lanciato l´allarme sul caro-scuola. «Il diritto allo studio – dichiara Paolo Landi di Adiconsum – resta un salasso per le famiglie. Per risparmiare occorre comprare corredi scolastici non griffati, effettuare gli acquisti negli esercizi commerciali che offrono sconti consistenti, ricorrere a libri di testo usati».
Alla materna il grosso della spesa è determinato dalla mensa scolastica che varia considerevolmente da città a città. In genere si paga in base al reddito (attestato dall´Isee) e le famiglie bisognose possono anche avere i servizi gratis. Ma quelle con redditi assolutamente normali (oltre i 13 mila euro annui) arrivano a pagare dai 40 euro, per dieci buoni-pasto, di Asti ai 95,78 al mese di Bologna. Stesso discorso per il servizio di scuolabus. Dai 90 euro l´anno di Roma si passa ai 367 di Genova attraverso i 160 di Firenze. Alla scuola elementare i libri sono gratis, ma il corredo costa di più. Per quaderni, penne, matite, tuta e scarpe da ginnastica, zaino, diario, grembiule e merenda si può spendere da un minimo di 110 euro a un massimo di 360 euro perché uno zaino all´ultima moda costa già 35 euro.
Alla media la fornitura dei libri di testo (con tetti di spesa fissati dallo Stato) è semigratuita, ma occorre pensare ai primi dizionari e fare i conti con le prime pretese di look dei ragazzini. Spesso, tra l´altro, il rimborso arriva con mesi di ritardo, per cui le famiglie devono approntare le spese per l´acquisto dei libri.
Restano, per la scuola primaria e la secondaria di secondo grado, scuolabus e refezione le voci di spesa più pesanti da digerire. Una spesa, almeno quella della mensa scolastica, che nel 2006/2007 è stata sostenuta da un terzo delle famiglie con figli alla scuola elementare e metà di quelle con ragazzini alla media. Che, in questo caso, spenderanno di più delle famiglie che hanno i figli alla superiore. Ma in quest´ultimo segmento l´onere per i genitori lievita. Un diario griffato costa fino a 16 euro e 90 centesimi e uno zaino anche 70 euro. Il costo dei libri, senza tetto di spesa, si ingrossa e l´abbigliamento per fare sport rincara. Occorre pensare all´attrezzatura per il disegno, all´abbonamento dell´autobus o della metropolitana (150 euro annui per Roma città) e ad una colazione più robusta. E come rifiutarsi di pagare il "contributo volontario", richiesto da diverse scuole, che può arrivare a 100 euro?