Repubblica: "Noi sconfitti? Non è vero non siamo andati a votare"
Giorgio Sestili, uno dei leader dell´Onda: "Non siamo rappresentabili"
La destra spera di delegittimarci così. Ma ha vinto il voto clientelare |
LAURA MARI |
«Non sarà certo questo voto a delegittimare un movimento storico come quello dell´Onda» a dirlo è Giorgio Sestili, leader delle mobilitazioni, ma anche candidato nella lista dei collettivi "Anomalia Sapienza" ed eletto rappresentante degli studenti nel Consiglio d´amministrazione del primo ateneo capitolino.
Com´è possibile che l´Onda sia stata in grado di portare centinaia di migliaia di giovani in piazza, e abbia poi raccolto un risultato così deludente alle elezioni studentesche?
«L´Onda non ha perso, perché è un movimento irrappresentabile che non ha niente a che fare con le votazioni della Sapienza. Il dato oggettivo, dunque, è che i giovani dell´Onda non sono andati a votare, delegittimando così organi di rappresentanza che in realtà non rappresentano un bel niente. O, almeno, non rappresentano il reale mondo studentesco e universitario. Non è un caso, infatti, che a votare sono stati soprattutto quelli di destra. Appena 13mila studenti su 140mila iscritti alla Sapienza».
Il risultato, però, segna una netta vittoria delle liste di destra e di Azione Universitaria. Come lo spiega?
«In realtà queste elezioni segnano la vittoria del voto clientelare e il ritorno dei Baroni, perché a vincere è stata la lista Vento di Cambiamento, legata al rettore Frati. Azione Universitaria, invece, ha raccolto voti soprattutto a Pomezia e Latina, dove non ci sono state le mobilitazioni dell´Onda e dove ci sono invece stati brogli che abbia immediatamente denunciato e contro cui faremo ricorso».
E nelle facoltà in mobilitazione che risultati hanno raggiunto le liste di sinistra? «I collettivi hanno preso molti voti nelle facoltà occupate, in particolare a Fisica». |