Repubblica-Napoli-Vogliamo imparare" la rivolta dei bambini

Vogliamo imparare" la rivolta dei bambini
Contro la riforma Moratti in duemila da Bagnoli a Fuorigrotta. Fiaccolata per il tempo pieno Maschere e slogan, sfila un bimbo di 18 mesi
PAOLO RUSSO

Luca, 18 mesi, è il più giovane di tutti. Protesta in passeggino contro la riforma Moratti. Non sa parlare, collabora col sonaglino, sorride alla fiaccolata. Dietro, c'è una folla in festa di bambini e ragazzi, centinaia di mamme, pochi i papà. Davanti, apre il corteo un altro passeggino, senza bimbo. Lo spingono a turno. Dal Peg Perego, sotto la cappottina, è sistemata una strana ma vera tv 24 pollici, un televisore dal quale spuntano due orecchie di somaro, coperto da una scritta: "nasce la nuova scuola". Poi ci sono le fiaccole e gli slogan, e come ogni corteo che si rispetti c'è la Digos e ci sono i vigili a proteggere dal traffico la lunga fila di grandi e soprattutto piccini che parte alle 17 in punto dal liceo Labriola di Bagnoli e punta dritto lungo viale Kennedy verso la sede della Rai di via Marconi. Pochi disagi per il caos serale di Fuorigrotta, manifestazione pacifica e allegra come non se ne vedono da anni in centro. Più che cori, canzoncine cantilenanti, ma l'effetto è lo stesso: sberleffi al ministro Moratti, accuse precise, niente fischi. Ovviamente sono i genitori e gli insegnanti a guidare la protesta, con tanta voglia di dimostrare che oltre alla riforma della scuola che a fine mese sarà ufficialmente in vigore con la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, anche i bambini possono esprimere il loro dissenso, "altro che legge per vietare le manifestazioni ai minori di 11 anni". A sfilare ci sono centinaia di alunni delle scuole elementari, delle medie, di meno quelli delle superiori. "Guardi, guardi in prima fila" - dice una madre - "Hanno tutti le mascherine bianche proprio per indicare la neutralità della protesta dei bambini". Il corteo è stato organizzato dal Comitato dei genitori e insegnanti del 73esimo circolo, dal plesso Madonna Assunta che "da vent'anni sperimenta il tempo pieno", dalla Circoscrizione di Bagnoli. Ma sono arrivati in massa per partecipare anche da altri circoli didattici, dal Vomero, anche da Scampìa, da Chiaiano, da Pozzuoli. "Vogliamo dimostrare che i nostri figli hanno diritto di essere educati nella maniera migliore, quindi anche alla critica", dice l'insegnante Antonella Cammardella, presidente della circoscrizione Bagnoli (Rifondazione Comunista). Per tazebao, i grembiulini bianchi con le scritte a pennarello: "W il tempo pieno", "Vogliamo stare più ore con i nostri compagni di scuola", "Abbasso la Moratti". Poi i canti in rima: "Letizia, Letizia, sei proprio una pizza", "Un insegnante per risparmiare, noi ne vogliamo due per imparare", "Moratti vai a lavare i piatti", "Noi ragioniamo, perciò manifestiamo". Il corteo si allunga sul viale, a piazzale Tecchio volta a sinistra verso il centro di produzione Rai. C'è anche l'assessore provinciale Angela Cortese, prova a entrare una delegazione, ma non viene ricevuta. Ma la manifestazione è riuscita. Stanchi e soddisfatti i bambini, altrettanto i genitori. "I nostri figli hanno il diritto di avere delle idee", dice Costanza Boccardi, tra le più attive nel comitato di genitori e insegnanti. "Se il decreto della riforma parla della responsabilità dei genitori, allora noi li educhiamo ai valori della democrazia, gli insegniamo a manifestare pacificamente".