Repubblica/Napoli: Sostegno, via ai risarcimenti ufficiali giudiziari nelle scuole
Mentre si intensificano le proteste contro i tagli, il Tar condanna gli istituti a pagare i danni ai disabili
Vogliamo mobilitare a difesa dell´istruzione pubblica anche le famiglie e le associazioni |
Sbloccate subito i 400 posti di lavoro annunciati dall´assessorato regionale |
BIANCA DE FAZIO |
Non si ferma la mobilitazione dei precari napoletani finiti sotto la tagliola del ministro Gelmini. I posti di lavoro sono diminuiti di quasi 5 mila unità. Un dato che equivale a un´emergenza. Mentre per i piccoli disabili delle nostre scuole l´anno inizia con il risarcimento, a cui hanno diritto, per aver usufruito dell´insegnante di sostegno in ritardo o per meno ore del dovuto. Sono questi i due fronti della protesta del mondo della scuola che ieri, ancora una volta, hanno portato le loro istanze in piazza. Rispettivamente con un´assemblea (i precari) e una manifestazione (i genitori degli studenti handicappati). Questi ultimi, coordinati dall´associazione "Tutti a scuola", si sono dati appuntamento in piazza Carità per annunciare che sin da oggi nelle scuole a cui il Tar ha imposto il risarcimento per i bambini disabili giungeranno gli ufficiali giudiziari che pignoreranno i beni degli istituti, se i dirigenti non si decideranno a firmare gli assegni dovuti alle famiglie: sono 12 le scuole che già da luglio avrebbero dovuto "pagare" per rimborsare altrettanti ragazzini che hanno chiesto al Tar - e hanno ottenuto - un congruo numero di ore di sostegno, mentre gliene erano state assegnate appena una manciata. Si va dalla Cimarosa - che dovrà sborsare ben 3.683 euro - alla D´Avino (dove i piccoli Giuseppe e Lucia hanno diritto a più di 1.900 euro ciascuno), dal professionale De Sanctis alla media Capasso, dalla Villanova al 12esimo circolo didattico, e via elencando. «Questi risarcimenti sono solo i primi a essere attivati - aggiunge Toni Nocchetti, portavoce dell´associazione - ne giungeranno almeno altri 100, visto che per lo scorso anno scolastico i piccoli disabili hanno vinto tutti e 120 i ricorsi presentati al Tar contro lo scarso numero di ore di sostegno». Ore dimezzate, nel caso di Antonio, un ragazzino di Torre del Greco che l´anno scorso ne aveva 18 e ora ne ha solo 9. Così mentre il ministero della Gelmini, per il tramite delle scuole, si prepara a staccare gli assegni di risarcimento (pena il pignoramento dei beni), i sindacati preannunciano una «battaglia forte e capillare contro i tagli». Cgil Cisl e Uil hanno convocato una conferenza stampa, ieri, per esporre le tappe della mobilitazione. Ma l´appuntamento si è trasformato in un´assemblea: centinaia i precari intervenuti, decine quelli che hanno preso la parola per raccontare la loro disperazione di docenti rimasti senza cattedra e senza stipendio. E se i precari stessi si ritroveranno oggi alle 15.30 all´Isabella d´Este (l´assemblea è convocata dalla Cgil scuola), i sindacati hanno in cantiere il coinvolgimento della cosiddetta "società civile". «Vogliamo mobilitare in difesa della scuola pubblica anche i genitori, le associazioni, le istituzioni. Oltre, ovviamente, ai parlamentari locali» spiega Giuseppe Vassallo, segretario regionale Flc Cgil. La prima iniziativa programmata vedrà un sit-in, lunedì mattina (il primo giorno dell´anno scolastico), dinanzi alla prefettura, con l´ennesima richiesta di un incontro col prefetto. Poi sarà la volta del volantinaggio nelle scuole, per spiegare le conseguenze drastiche della politica del governo non solo sul fronte occupazionale, ma anche sulla qualità dell´istruzione e del diritto allo studio. E ancora assemblee regionali delle rappresentanze sindacali delle scuole, collegi dei docenti su questi temi e richieste all´ufficio scolastico regionale di sbloccare, subito, i 400 posti di lavoro annunciati dall´assessorato regionale all´Istruzione. |