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Repubblica-NApoli-Solo 120 prof in più alle superiori tagli alle elementari e alle medie

LA SCUOLA Finanziaria e andamento demografico frenano l'aumento del numero dei docenti Solo 120 prof in più alle superiori tagli alle elementari e alle medie Nelle matern...

10/03/2005
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la Repubblica

LA SCUOLA
Finanziaria e andamento demografico frenano l'aumento del numero dei docenti
Solo 120 prof in più alle superiori tagli alle elementari e alle medie
Nelle materne cresce la popolazione degli alunni grazie ad anticipi ed extracomunitari
BIANCA DE FAZIO


La Finanziaria da una parte e l'andamento demografico dall'altro tengono a freno l'aumento del numero di insegnanti in Campania. Gli organici del prossimo anno scolastico, c'è scritto in Finanziaria, non possono superare quelli dell'anno in corso. E pazienza se avremo classi iniziali con 27 alunni e oltre, e se quelle finali saranno accorpate per risparmiare sui prof, laddove il numero degli alunni si sia ridotto. Interventi che obbligheranno a stringere la cinghia, nonostante proprio alle superiori si registri in incremento di studenti, su scala nazionale, di oltre 30 mila unità. Un aumento che si riflette, qui in Campania, sul numero di insegnanti, che sarà di 120 docenti in più (da 27.973 di ora a 28.093 del prossimo settembre). I dati sui prof del 2005-2006 non sono ancora ufficiali: il decreto che li contiene è ancora in bozza, e sarà definitivo tra qualche giorno. Nel frattempo, sono sulle spine gli insegnanti di elementari e di medie. È nella popolazione scolastica più giovane che si registrano i cali più consistenti: 25 mila alunni in meno nella primaria, 18 mila in meno alle medie. Dati che significano, in termini di cattedre in Campania, un taglio di 90 posti alle elementari (da 26.511 a 26.421) e di 185 alle medie (da 20.913 a 20.728). Vero è che per compensare la riduzione di docenti alle elementari il Ministero della Moratti tira fuori l'asso dei "posti assegnati per gli anticipi", ovvero degli insegnanti destinati a coprire le cattedre nate in seguito alla riforma che ha introdotto la possibilità di iscrivere in prima elementare anche i bambini di 5 anni. Si tratta, in Campania, di 387 posti, in buona parte, però, già esistenti quest'anno. Stesso discorso per gli anticipi nelle scuole dell'infanzia. Anche qui la popolazione scolastica è aumentata, soprattutto per effetto degli anticipi (i bambini con meno di 3 anni) e del sopraggiungere di piccoli extracomunitari, ma i posti assegnati in più per tener testa alla domanda e limitare le liste d'attesa, sono praticamente gli stessi dei quali s'è usufruito quest'anno. Nella scuola dell'infanzia, comunque, la dotazione organica aumenta in Campania di 15 posti.


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